Napoli a pezzi, a rischio strade e luoghi storici

[highlight]Problemi di manutenzione al centro storico di Napoli: i cittadini recintano il teatro di Nerone, mentre a via Toledo una professoressa cade e cita il Comune[/highlight]


Napoli città a rischio. Ma stavolta l’allarme non riguarda il tasso di criminalità, ma la pericolosità delle strade e degli edifici storici del capoluogo campano, messi a repentaglio dalla mancata (o non sufficiente) manutenzione.
[quote]In attesa che intervengano le istituzioni e per tutelare i bambini[/quote]
Così recita un cartello scritto a mano apposto sulla recinzione del Teatro Romano di Neapolis, nel cuore del centro storico, in via Anticaglia. Sia la rete che il cartello sono frutto dell’ingegno e dell’attenzione dei residenti dell’area, preoccupati per il continuo distaccarsi di calcinacci dalle mura dell’edificio, a causa non solo del tempo, ma anche dei continui passaggi di automezzi, che spesso provocano lo sfregamento dei laterizi e la loro conseguente caduta.
Vista l’assenza delle istituzioni, i cittadini si sono regolati da sé, con una rete metallica posta a protezione della parete in laterizio risalente al II secolo d.C. Gli archi di via Anticaglia costituiscono i contrafforti della cavea del Teatro Romano di Neapolis, dove si esibì anche l’imperatore Nerone.
Sempre in tema di storia (e di storia dell’arte), da via Toledo arriva un’altra notizia. La professoressa Adriana Dragoni, che è appunto una storica dell’arte, è inciampata su uno dei basoli, fortemente rialzato, della pavimentazione di quella che è una delle principali vie di passeggio della città, e nella caduta ha riportato due fratture all’omero destro.
La strada è da anni ridotta ad una pericolosa groviera, nonostante i vari interventi di ripristino, anche per la realizzazione della nuova fermata della Metropolitana.
La professoressa, in stato di choc oltre che dolorante, è stata soccorsa da due agenti della polizia municipale e trasportata poi al Cardarelli, dove è stata ricoverata e successivamente dimessa con una prognosi di 35 giorni. All’uscita, la Dragoni ha dichiarato battagliera:
[quote]Farò causa al Comune di Napoli. La frattura, provocata dalla totale mancanza di manutenzione della pavimentazione, mi impedisce di lavorare alla conclusione di un libro sulla prospettiva nell’arte napoletana che doveva uscire per la fine del mese.[/quote]
Napoli crolla, insomma. Si aspettano interventi, non più rimandabili, per non perdere altri pezzi del passato storico della città e per assicurare un presente dignitoso ai suoi abitanti.

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