Twin Towers, ricordo e paura ancora forti a dodici anni dal crollo

[highlight]11 settembre, una data che resterà indelebile nella memoria di tutti coloro che hanno assistito agli attentati e all’abbattimento delle Twin Towers[/highlight]


Sono trascorsi esattamente dodici anni da uno degli attacchi terroristici più spettacolari e raccapriccianti del ventunesimo secolo.

L’azione ha inizio alle ore 8,45 a New York, quando un Boeing 767 si proietta sulla torre nord del World Trade Center; diciotto minuti dopo, un altro Boeing 767 si abbatte sulla torre sud, distruggendo così le Twin Towers. Alle ore 9,43 è la volta del Pentagono, mentre qualche minuto più tardi un quarto aereo, forse diretto contro la Casa Bianca a Washington, precipita a circa 130 km a sud-est di Pittsburgh, in Pennsylvania.

Fiamme e fumo squarciano il cielo di New York. Il bilancio, alla fine, sarà di 2.801 morti e parecchie migliaia di feriti. Una profonda lacerazione da cui gli Stati Uniti d’America stanno ancora cercando di riprendersi.

“The Twin Towers” non erano solo simbolo e segno di maestosità, ma erano state costruite per volontà di David Rockfeller, la cui idea era quella di dare vita a un importante centro del commercio mondiale. La loro distruzione ha segnato un forte cambiamento negli assetti politico-economici che ancora si riversano sulla attuale situazione mondiale.

Due testimonianze di persone comuni, due delle tante coinvolte nell’attentato, ci fanno rivivere quei terribili momenti. J.B. ci confida:

[quote]Quella mattina ho avuto una sensazione strana uscendo di casa, avevo i crampi allo stomaco rientrato ed appena mi sono accorto che il dolore era sopportabile ho deciso di andare al lavoro. Lavoravo in una delle due torri. Il malore ha fatto in modo che perdessi il treno ed ho dovuto aspettare la corsa successiva. Ero certo che sarei arrivato tardi a lavoro. Nel momento in cui mi sono trovato di fronte al mio ufficio la Torre è venuta giù. Anche io sono andato giù. Ho avuto un mancamento. Sono stato molto fortunato. Avrei potuto essere tra i feriti o peggio tra i morti[/quote]

A.T., invece, racconta:

[quote]Lavoravo in uno dei grattacieli situati accanto alle torri» questa volta è A.T. a raccontarci la storia «quando abbiamo sentito il grosso boato hanno iniziato a fare evacuare l’edificio. Sono rimasta incastrata per molte ore nell’ascensore  ero ferita alle testa. Credo di aver perso i sensi perché mi sono ritrovata in un ospedale, senza sapere in quale mi trovassi precisamente. Per giorni non ho saputo nulla della famiglia e loro non sapevano nulla di me. Ho saputo soltanto in un secondo momento che mi hanno cercata ovunque. Ero terrorizzata e spaesata[/quote]

Oggi, al posto delle Twin Towers sono state costruite due vasche enormi riempite da un flusso continuo di acqua, come una cascata, quasi a significare una rinascita: sui bordi, poi, sono stati incisi i nomi di tutte le persone morte, per non dimenticarle mai.

Si respira un’aria intrisa di dolore e tristezza sul luogo che tanto è stato macchiato del sangue di vittime innocenti.

Un avvenimento del genere rimarrà impresso nella mente delle genti del nostro tempo e sicuramente verrà ricordato sui libri di storia futuri. 

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