Cosa ci hanno lasciato i Mondiali 2022 in Qatar

Non era mai capitato nella storia dei Mondiali di calcio che si svolgessero a ridosso della stagione invernale. Tanti i dubbi e le critiche, visto che non sono mancate accese discussioni su tutto quello che ha avuto a che fare con questo evento, ma alla fine, dopo qualche settimana, già le polemiche si stanno affievolendo.

D’altro canto, chi mai si sarebbe potuto attendere una vittoria dell’Argentina? Anche gli esperti e opinionisti dei siti di statistiche sportive online e dei casino, infatti, non credevano, a maggior ragione dopo la sconfitta all’esordio contro l’Arabia Saudita, che l’Albiceleste guidata da Leo Messi potesse trionfare.

Le immagini che ci ha lasciato in eredità il Mondiale in Qatar

Una delle cartoline più belle per il mondo del calcio che ci è arrivata dal Qatar è sicuramente quella in cui Leo Messi ha alzato al cielo la coppa che desiderava da tanti anni. Al tempo stesso, a questa immagine fa da contraltare una serie di situazioni che riguardano i “vinti” di questa manifestazione.

Se da un lato c’è la gioia e la felicità degli argentini, dall’altra ci sono le lacrime, di tanti grandi campioni che sono arrivati all’ultima partecipazione a un evento del genere. Certo non si tratta del buon Neymar, dal momento che il calciatore brasiliano nel 2026 avrà 34 anni e punta a raggiungere l’obiettivo numero uno, ovvero la coppa più importante, proprio nella sua ultima chance.

Non sono mancate le lacrime di Cristiano Ronaldo: il fenomeno portoghese non ha sprecato nemmeno un secondo della sua vita sui social per congratularsi sull’impresa che ha incoronato come leggenda del calcio Leo Messi, il suo rivale numero uno. Se i soldi possono comprare di tutto e di più, come dimostra il suo dorato trasferimento all’Al-Nassr, la sportività e il rispetto qualche volta dovrebbero diventare la priorità, soprattutto se hai gli occhi di tutto il mondo, bambini compresi, puntati su di te.

La parabola discendente di Cristiano Ronaldo, in effetti, è sotto gli occhi di tutti. Uno dei campioni più straordinari dell’era moderna, che ha scritto pagine di storia indelebili, battendo record su record, ora sembra effettivamente diventato solamente lo specchio del suo narcisismo. E le rotture in sequenza con Real Madrid, Juventus e Manchester United, in effetti, testimoniano abbastanza bene come gli anni migliori siano ormai alle spalle.

Gli addi di Modric

Impossibile immaginare addio migliore per un altro grande campione, ovvero il centrocampista croato Luka Modric. A 37 anni, dopo aver vinto praticamente ogni tipo di trofeo con la casacca del Real Madrid, Modric ha sfiorato l’impresa con la sua Nazionale. La sua avventura è finita solamente in semifinale, ma ha avuto in ogni caso il tempo per lasciarci una serie di immagini molto belle, come la sua commozione sul campo di gioco e il bacio alla medaglia di bronzo. Nessun rimpianto per la sua avventura in Qatar, dove ha ottenuto anche probabilmente di più rispetto a quanto messo in previsione alla vigilia.

Meno commozione e più rabbia nell’addio ai Mondiali di Luis Suarez. Il campione uruguaiano, protagonista di tante battaglie con la maglia del Barcellona, non è riuscito a lasciare la sua impronta in Qatar. Idem come sopra per il Matador Edinson Cavani, che a Doha e dintorni non l’ha vista praticamente mai e le sue nervose reazioni dopo l’eliminazione fanno capire quantomeno quanto ci tenesse.

Sottotono i Mondiali di altri due grandi campioni giunti all’ultimo Mondiale. Si tratta di Robert Lewandowski, che non è riuscito nell’impresa di portare lontano la sua Polonia, e di Manuel Neuer, il portiere che è diventato un simbolo della Germania. La nazionale tedesca, però, ha abbandonato anzitempo l’avventura in Qatar, a dispetto delle previsioni che vedevano la Germania come una delle potenziali finaliste.

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