Clet Abraham, l’artista dei cartelli stradali arriva a Napoli

[highlight]Polemiche delle istituzioni ed entusiasmo dei giovani accompagnano lo sbarco a Napoli di Clet, lo street-artist che disegna sulle indicazioni stradali [/highlight]

In sella ad una bici, armato di bombolette e fantasia, coperto dal buio della notte. E’ così che da anni opera il pittore e scultore francese Clet Abraham, figlio dello scrittore Jean-Pierre Abraham, attivo in Italia dal 1990 e già conosciuto in tutti i centri più importanti del nostro Paese. Partendo da Firenze, dove si è trasferito nel 2005, il quarantasettenne artista della Bretagna ha operato poi a Bologna, Roma, Torino, Milano e altri centri italiani, ma anche a Parigi e Londra.

Tantissime città illustri tra le quali mancava una dal nome altisonante: Napoli. Una lacuna a cui Abraham ha deciso di sopperire affittando una stanza in un Bed & Breakfast nelle vicinanze di Piazza Dante, che diventerà per due notti il suo quartier generale napoletano. Da qui partiranno, in questi giorni, le sue opere, che in pratica consistono nel “rianimare” i segnali stradali della città con varie figure, che variano dal cuore infranto nei segnali di obbligo ad omini che affogano o che trasportano le pesanti barre dei segnali di divieto.

Una pratica sicuramente discutibile e discussa, che però attira moltissimi giovani oltre che le esose multe che, di città in città, gli alleggeriscono il portafogli. Ma Clet non demorde e anzi insiste nel rivendicare l’importanza della sua arte, sostenendo che

[quote] Le regole si rispettano più facilmente se sono anche simpatiche.[/quote]

Per lui, infatti, gli utili segnali stradali “mancano di personalità” e

[quote]all’unilateralità del messaggio dovrebbe sostituirsi il concetto di reversibilità: si aggiunge un nuovo significato alla prima, portando altri livelli di lettura[/quote]

Una visione della realtà certamente singolare, se non addirittura unica, che si allontana dalla semplice arte di strada e sembra catturare l’attenzione di molti fan, anche a Napoli, città della quale Clet ha detto:

[quote]E’ una città speciale che potrebbe essere in forte relazione con il mio lavoro. Era da tanto che volevo venirci, aspettavo solo di trovare un contatto giusto, che mi potesse indirizzare e spiegarmi in quali quartieri andare[/quote]

Tra l’altro, quella del B&B è quasi una sistemazione improvvisata, visto che il contatto partenopeo aveva indicato all’artista un alloggio diverso; ma, proprio alla luce della sua attività controversa e anticonformista,la sua prenotazione è stata poi cancellata. Rischi del mestiere a cui Abraham è abituato, ma che a volte si alternano a piacevoli sorprese, come a Parigi:

[quote]Se mi fanno una multa, mi difendo nel processo e alla fine la verità viene sempre fuori. Il mio lavoro è costruttivo, non ostacola la sicurezza. A Parigi lo capirono, il comandante della polizia municipale mi ha chiamato per spiegare l’educazione stradale ai ragazzi nelle scuole[/quote]

E proprio i giovani, come detto, rappresentano la parte principale del pubblico di Abraham, tanto che lui stesso si augura di

[quote]Essere seguito da molti durante le sue nottate napoletane e di poter intrattenere dialoghi con loro in un’atmosfera rilassata[/quote]

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