Confederations Cup: Chi ben comincia…

confederation-cup[highlight]Inizia con una vittoria la Confederations Cup per l’Italia. 2-1 al Messico[/highlight]

Ottimo avvio degli azzurri al debutto nella Confederations Cup, la competizione che vede affrontarsi le squadre nazionali laureatesi campionesse nei tornei delle rispettive confederazioni (la Spagna, campione del Mondo e d’Europa; l’Uruguay, vincitore della Coppa America; il Giappone, vincitore della Coppa d’Asia; il Messico, campione della CONCACAF; Tahiti, campione OFC; la Nigeria, vincitrice della Coppa d’Africa; Brasile, nazionale della sede organizzatrice). L’Italia è stata ammessa in quanto vice campione d’Europa.

Ieri alle 20.45, ora italiana, la squadra allenata dal CT Cesare Prandelli ha sconfitto un modesto Messico, mostrando un buon calcio e una discreta condizione atletica, dopo le deludenti ultime partite disputate.
Grazie ad una pennellata delle sue, Pirlo ha portato la nazionale in vantaggio su punizione, festeggiando nel migliore dei modi la sua 100/a presenza in azzurro.

Dopo pochi minuti, Barzagli ha atterrato Dos Santos in area di rigore. Ha battuto El Chicharito Hernandez, spiazzando Buffon. Le squadre sono andate negli spogliatoi con il risultato di 1-1. Il secondo tempo ha confermato la superiorità tecnica e tattica degli azzurri, che non hanno permesso quasi mai agli avversari di tirare in porta. Pressing, fraseggio e velocità sulle fasce sono stati i punti di forza della squadra. Con l’ingresso di Cerci al posto di un Marchisio particolarmente sotto-tono, l’Italia è ritornata al consueto 4-3-3. In questo modo, la squadra si è allargata riuscendo a essere ancora più pericolosa in zona d’attacco, mettendo maggiormente in difficoltà la mediocre difesa avversaria.

Al 78’, finalmente, la fiammata dell’eroe. Il campione da tutti criticato e ammirato. Super Mario Balotelli. Servito magistralmente da Giaccherini, l’attaccante del Milan è riuscito a farsi spazio fra tre difensori e battere a rete per il 2-1 finale. Unica nota stonata l’ammonizione procuratasi con l’esultanza; non è riuscito a resistere dal levarsi la maglietta.

A 5’ dalla fine il mister gli ha concesso la passerella, sostituendolo con Gilardino. Alla sua uscita, è partita una Standing Ovation in tutto il Maracanà.

Perché avrà anche un caratteraccio, ma è e rimane un campione.

http://youtu.be/7akheVXXLfs

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