#PensieriBarbarici: #Adotta1Blogger ed il calore della rete

[highlight]Nei momenti peggiori, il sostegno può arrivare da chiunque. Questa volta, a starmi vicina, è stata la rete.[/highlight]

Dove eravamo rimasti? Ah si, osservavo il mondo e condividevo con voi con spunti e riflessioni. Poi mi è venuta voglia di tacere o, meglio, la vita mi ha fatto una delle sue sgradite e non richieste sorprese e non mi andava di indossare una maschera. Una cosa è ironizzare, sdrammatizzare, dissacrare e, in qualche modo, alleggerire il vissuto altra è non avere voglia di esprimersi e farlo tanto per.

In questa non pausa di riflessione in cui, infatti, non ho smesso di farlo ma neanche l’ho fatto più del solito ho ricevuto un paio di conferme empiriche circa delle mie consolidate convinzioni:

1) gli strumenti sono adulterati dall’uso che se ne fa (nel bene e nel male)
2) la vita toglie, la vita da.

Il mio approccio social si limita a Facebook, a cui attribuisco un’importanza relativa e nessuna delle colpe che comunemente gli si addossano, ma questo già l’ho sostenuto.

Un po’ di tempo fa, proprio grazie a Facebook,  sono stata “adottata”  dal gruppo Adotta 1 blogger – appunto – che ha la finalità di aggregare chi scrive per passione, per diletto o per professione ( o per tutti e tre i motivi) creando una rete che permetta a tutti una maggiore visibilità.

#Adotta1Blogger

Ebbene questo gruppo è stato la mia finestra sul mondo. Se Paola Chiesa, la mamma virtuale di tutti noi, fosse stata rigida nell’applicazione delle regole del gruppo, mi avrebbe sbattuta fuori già da un po’ vista la mia latitanza.

Le regole esistono e vanno rispettate, ma l’intelligenza permette di applicarle con elasticità. Quindi, a meno ché non si fosse distratta e quindi mi epurerà immediatamente, mi ha concesso una permanenza silente ma non distratta.

All’inizio del mio coinvolgimento ho effettuato, credo, la mia unica e sola adozione in risposta ad un post in cui un certo Sergio Consoli si proponeva come blogger orfano desideroso di affetto mediatico.

Beh?!Ho scoperto una persona acuta, ironica, intelligente e sensibile come poche. Nonostante la distanza geografica e un rapporto che rimane limitato al web la sua presenza è ormai una costante delle mie giornate ed andare a vedere le sue “minchiate” ormai una irrinunciabile quanto piacevole abitudine.

Una commercialista di Salsomaggiore Terme commenta una mia riflessione sul profilo personale e nasce un feeling fatto di chiacchiere su uomini  e caffè (cose serissime). Mirna Pioli è entrata di diritto a far parte dei miei riferimenti tanto che le ho aperto pubblicamente il mio cuore raccontandole del mio amore naufragato per Antonio Banderas. Ora non ci resta che parlare di scarpe e non avremo più segreti.

D’istinto ti ritrovi a rispondere ad un’offerta di lavoro, mettendoti in gioco su un ambito professionale tutto sommato per te nuovo e scopri che un ragazzo del sud, Francesco Rienzi, ha dato vita, a Varese, ad una realtà aziendale giovane e vivace che raccoglie consensi e unanime attestazioni di serietà.

Scopri così una persona tanto integerrima da insistere perché anche le prove vengano pagate quando il tuo motore è una nuova sfida e la convinzione, forse sbagliata, che il corrispettivo dell’impegno non sono solo e sempre i soldi ma anche le opportunità e lo stagliarsi al proprio orizzonte di  una nuova prospettiva.

In una piovosissima mattina estiva, poi, ti svegli con l’umore incerto e Martina Sgorlon ti rispolvera il desiderio, evidentemente mai veramente sopito,  di un viaggio newyorchese alla scoperta dei luoghi simbolo del tuo amato Sex & The City.

Tutto questo per dire che dalla rete mi sono arrivati, stimoli, spunti, mi sono stati regalati sorrisi, risate, qualche lacrima e molte riflessioni. Alcuni post sono stati schiaffi, altri abbracci. Alcuni mi hanno informata e altri ancora fatta mettere in discussione.

Dalla rete mi è arrivato quel calore che mancava nella mia vita e quella ricchezza in più che solo il confronto con gli altri ti può donare.

Ringrazio per questo, ma anche per altro, Francesco Ambrosino, che seppur da me bonariamente preso in giro per la sua “socialdedizione”, mi ha “costretta” ad avvicinarmi ad un mondo nuovo.

Concludo però rassicurandolo che non mi sono ammalata di buonismo, respiro un attimo e preparo un intervento di rara e sopraffina cazzimma.

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