Blandizzi e Cirque des Rêves tra suggestione e magia

[highlight]Nell’ambito della rassegna Estate a Napoli 2015 Lino Blandizzi e le  Cirque des Rêves hanno animato un seratata musicale all’insegna della suggestione de della magia grazie anche al supporto di performer  quali Zeno Sputafuoco e Zeno  Scacco Matto[/highlight]

La rassegna Estate a Napoli 2015 si è arricchita di una nuova suggestiva performance, quella che ha visto esibirsi sul palco allestito nel cortile del Maschio Angioino la canzone d’autore di Blandizzi e il folk pop internazionale del Cirque des Rêves.

E proprio nell’ambientazione magica del castello partenopeo hanno preso vita momenti di pura suggestione grazie alle coreografie ed agli interventi di Zeno Sputafuoco e di Zeno Scacco Matto

L’allegria sempre un po’ mesta del clown , il fascino senza tempo del fuoco e  la suggestione di chi con maestria sembra dominarlo hanno accompagnato ed intervallato le esibizioni musicali.

Blandizzi , che ha dato via alla serata, ha nel suo repertorio più volte rivocato la metafora circense come emblema della vita. Nell’ album “Il mondo sul filo” , infatti,  il brano “Funambola”  voleva proprio rappresentare la sensazione di incanto ed apnea che la vita ci riserva come se fossimo eternamente in bilico su di un filo sospeso nell’ignoto.

Il cantautore ha esternato il suo amore per Napoli, forse rispolverando qualche luogo comune di troppo ma , di certo , ha incantato la platea con la sua seducente voce.

Non da meno e forse addirittura più consona alla scenografia ed al tema della serata l’ esibizione del Cirque des Rêves.

I costumi,  la presenza scenica tutto ha ricondotto ad un circo musicale che fonde l’anima folk celtica con le sonorità mediterranee.

La band , nata nel 2013 , è composta da Lisa Starnini (voce), Giovanni Ilardo (chitarre), Giovanni Bruno (pianoforte), Corrado Calignano (basso),  Alessio Sica (batteria, percussioni e glockenspiel) e da Alfredo “Edo” Notarloberti (violino) al quale spetta una  particolare menzione per la leggerezza e la modernità che ha saputo imprimere al più classico e serioso degli strumenti.

Il clima favorevole, una calda sera di fine estate, uno scenario senza uguali, dei musicisti bravi ed emotivamente coinvolti hanno regalato uno spaccato di magia agli spettatori accorsi, sempre pochi rispetto a quello che meriterebbero performance di tale livello.

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