Sindrome da computer: cos’è e come intervenire

La sindrome da computer affligge molte più persone di quanto si potrebbe pensare: ne sono affetti circa il 90% di chi lavora davanti ad uno schermo.

Questa sindrome è causata dall’esposizione prolungata della vista agli schermi del computer, che spesso presentano dimensioni ridotte e sono posizionati in modo inadeguato.

Lavorare davanti a schermi del genere per molte ore al giorno può provocare alcuni effetti collaterali come occhi doloranti e pruriginosi, visione sdoppiata o offuscata, dolori al collo e mal di testa. 

Questi sintomi si manifestano dopo circa tre ore dall’inizio dell’attività davanti al computer, per poi sparire quando ci si allontana dallo schermo per qualche ora.


Le cause e i sintomi

La sindrome del computer si verifica quando avviene un’eccessiva esposizione a schermi luminosi. Questo è dovuto al fatto che la luce blu emessa dai pc è poco naturale e ha la tendenza a stancare gli occhi; inoltre, alcuni studi hanno notato che, davanti ad uno schermo, le persone tendono a sbattere le palpebre meno frequentemente. 

Se in condizioni normali le palpebre vengono sbattute 10-15 volte al minuto, davanti al pc il numero si riduce a 5-10 volte. La sindrome da computer è influenzata anche da altri fattori come il mantenimento di una postura errata davanti al pc e la troppa vicinanza allo schermo.

I sintomi più comuni della sindrome da computer sono perlopiù legati agli occhi e alla vista: bruciore, affaticamento, secchezza con conseguente lacrimazione sono i sintomi più comuni.

Gli effetti collaterali però si possono estendere anche ad altre parti del corpo, come la schiena e le spalle, dolenti a causa della tipica postura incurvata che si assume quando si lavora a computer, mal di testa e dolori cervicali, causati anch’essi dalla posizione da lavoro e dallo sforzo della vista.

La sindrome da computer può essere contrastata riducendo le ore di esposizione agli schermi del pc. Tuttavia, con lo smart working questo non è possibile per tutti. Risulta dunque necessario trovare un rimedio, a partire da alcuni accorgimenti da avere per salvare la propria vista.


Come proteggere gli occhi

Per evitare i sintomi persistenti della sindrome da computer, spesso viene raccomandata la regola 20-20-20, che consiste nel prendersi 20 secondi di pausa dallo schermo ogni 20 minuti, allontanandosi di 20 piedi (circa 6 metri) dal pc. 

Un altro fattore da tenere in conto se si passano molte ore davanti allo schermo di un pc è l’illuminazione; sia quella del display che dell’ambiente lavorativo devono essere adeguate. La prima andrebbe regolata in modo tale da avere una visibilità corretta di ciò che c’è sullo schermo, mentre la seconda non deve provocare riflessi sul display.

Per un sollievo istantaneo, si possono utilizzare prodotti come gocce oculari o lacrime artificiali, ideali per reidratare il bulbo. Questi prodotti possono essere facilmente reperiti in una farmacia online come redcare.it, piattaforma che consente di accedere a prodotti farmacologici per ogni necessità.

In questo modo si potrà intervenire sui diversi sintomi che si possono manifestare a causa della sovraesposizione dei propri occhi alla luce degli schermi, come ad esempio il bruciore, l’affaticamento o la secchezza con successiva lacrimazione dei bulbi oculari

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