Come scrivere un curriculum e quali errori evitare

[highlight]Il Cv è il vostro biglietto da visita, e non va compilato con superficialità. Ecco qualche consiglio.[/highlight]

Nella mia attività professionale, che svolgo da un trentennio, mi capita spesso di leggere e valutare CV dei candidati più disparati. Nella maggior parte dei casi sono scritti in un pessimo italiano, con grossolani errori ortografici e di sintassi. Soprattutto, sono privi di contenuti spendibili, o male manifestati, lunghi, quasi noiosi, e pieni di notizie di scarso interesse per l’azienda e il selezionatore che li devono valutare.

In questa semplice e, credo, opportuna disamina mi permetterò di dare qualche consiglio ai tanti che si accingono ad affacciarsi nel mondo del lavoro, al semplice scopo di evitare errori che precludono qualsiasi opportunità di reale incontro con chi cerca profili da assumere.

CV via email

Iniziamo con quelle che potrebbero apparire delle banalità, addirittura delle assurdità, ma vi assicuro che capita molto spesso:

  • 1) non dovete mai, e ripeto mai, inviare il CV via email da un indirizzo del tipo “bambolina90@nomesito.it” o “killer90@nomesito.it”. Create una email con nome e cognome e utilizzate sempre quella, altrimenti meritate di essere scartati a priori;
  • 2) quando inviate il curriculum attraverso la posta elettronica, è importante non scrivere il Cv direttamente all’interno della mail, ma allegate un file, possibilmente in .pdf, denominato con il vostro nome e cognome.

CV personalizzato e aggiornato

Non esiste il curriculum perfetto, ma soprattutto non esiste quello per tutte le stagioni. Il curriculum va stilato ogni qualvolta lo si invia, adattandolo alla posizione per cui ci si candida, e va aggiornato periodicamente, riportando le eventuali nuove competenze acquisite e le nuove esperienze fatte.

Inoltre, candidarsi in maniera compulsiva ad ogni annuncio è controproducente, apparireste indecisi e poco strutturati.

E’ importante avere le idee chiare sulla posizione per cui ci si candida e, di conseguenza, stilare il Cv più adatto allo scopo, mettendo in evidenza le esperienze e competenze adatte a quanto ricercato dall’azienda.

Cosa scrivere

È fondamentale scrivere il curriculum in maniera seria e credibile, per evitare di essere scartato in partenza; di conseguenza, evitate di dire sciocchezze, vi creerebbero solo problemi difficilissimi da gestire in fase di selezione. Nel compilare la parte relativa alle conoscenze informatiche inserite competenze un poco più interessanti di quelle di base, tipo patente Ecdl o pacchetto Office, che non rappresentano più un valore aggiunto come 10/15 anni fa.

E’ importante, in questa prima fase, concentrarsi sulle esperienze e le competenze reali e dimostrabili, altrimenti in fase di colloquio farete una pessima figura, perché nessuno assume a scatola chiusa leggendo solo il Cv, la parte più importante è il colloquio tecnico/motivazionale. È preferibile non dilungarsi sui vari hobby, a meno che non abbiano una qualche attinenza con la posizione desiderata; in linea di massima, non sono interessanti come pensate e i selezionatori difficilmente vi prestano attenzione.

Indicate, sempre, le effettive motivazioni che vi hanno spinto a inviare la vostra candidatura, nel corpo della email o, meglio, in una lettera di presentazione. Sforzatevi di scrivere in un corretto italiano, evitando strafalcioni ortografici e di sintassi.

Una delle cose peggiori in un Cv è la mancata congruenza tra quanto dichiarato e l’eventuale presenza sul Web, con un proprio profilo, con dati riferiti ad esperienze lavorative, eventualmente, non corrette. Se siete attivi sui social, sappiate che i responsabili della selezione tendono a fare un check online sul candidato, per farsi un’idea più approfondita della persona e del professionista.

Ah, dimenticato: i Cv di dieci pagine pieni zeppi di attestati, diplomi, carte di identità e codici fiscali allegati non vengono letti. Mai. Un curriculum deve essere lungo due/tre pagine al massimo, accompagnato da una lettera di presentazione.

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