Homeland, in arrivo la terza stagione della serie che sembra scritta da Shakespeare

[highlight]Sta per iniziare la terza stagione di Homeland, la serie tv che porta con sé tutta la tradizione della drammaturgia classica[/highlight]


Homeland – Caccia alla spia è una serie televisiva statunitense prodotta dalla HBO, basata sulla serie israeliana Hatufim, e narra le vicende dell’analista della CIA Carrie Mathison e del Marine statunitense Nicholas Brody, rientrato in patria dopo una lunga prigionia, in seguito al rapimento da parte di al-Qaeda.

Carrie è convinta che Brody si sia convertito alla causa terrorista e che ora faccia parte di una cellula dormiente. Contro i pareri dei suoi superiori, inizia a indagare sul suo conto, ma finisce per innamorarsi di lui.

Arrivata alla terza stagione, in onda a partire dal prossimo 29 settembre, Homeland ripropone in versione moderna tutti i capisaldi della tradizione drammaturgica, dalla tragedia greca fino ad arrivare alle opere di Shakespeare.

La storia ruota, in effetti, attorno sia all’eterna lotta tra il bene e il male, con la sempre crescente difficoltà nel distinguerli e separarli, che alla vendetta, quella di un popolo nei confronti del nemico, anche se spesso capire chi sia il nemico non è così semplice.

Come nella Medea di Euripide la madre uccide i figli per vendicarsi del marito, così Brody decide di colpire il suo Paese, gli Stati Uniti d’America, per vendicare la morte del piccolo Issa, figlio del suo carceriere/mentore Abu Nazir.

Un elemento ricorrente nelle tragedie greche è il legame indissolubile tra la colpa commessa e l’espiazione, un legame forte sia nella vita di Carrie che in quella di Brody, entrambi colpevoli di qualcosa che hanno fatto, o, peggio, di qualcosa che non hanno fatto.

Altro collegamento con la tradizione drammaturgica è la follia, la perdita dell’identità e della consapevolezza dei propri gesti e delle proprie azioni.

Durante i primi episodi della prima stagione, infatti, scopriamo che Carrie assume degli psicofarmaci in quanto affetta da disturbi bipolari. In questo filone va inserita, senza dubbio, la guerra che Brody deve combattere ogni istante contro se stesso per cercare di capire quale “io” debba prevalere, se il Marine tutto d’un pezzo e padre di famiglia o l’uomo in cerca di vendetta. Il tema della pazzia rimanda, in maniera alquanto automatica, alla storia di “Amleto”, il principe di Danimarca paralizzato dal dubbio tra “Essere o non essere”.

Homeland, però, è anche una struggente storia d’amore, degna di quella tradizione shakespeariana inaugurata con l’opera “Romeo e Giulietta”. Due giovani si amano perdutamente, ma il loro amore li conduce in un percorso fatto di rabbia, violenza, dolore, odio, sofferenza e morte.

L’amore tra un agente della CIA e un terrorista, Carrie e Brody, moderni Montecchi e Capuleti, pienamente consapevoli dell’enorme errore che stanno commettendo, ma incapaci di reprimere i propri sentimenti, sembra, in effetti, uscita direttamente dalla penna del grande drammaturgo inglese.

Un ulteriore spunto utile in questo nostro percorso è il tema del tradimento, mirabilmente declinato nella celebre opera di Shakespeare, “Otello”.

Il nostro Otello/Brody sparisce per otto lunghi anni, durante i quali la moglie Desdemona/Jessica trova conforto tra le braccia dell’amico fidato e compagno dei Marine, Iago/Mike. Come sempre, il tradimento porta con sé sospetti, gelosie, complotti e menzogne.

Gli autori di Homeland,  Howard Gordon e Alex Gansa, dimostrano di avere una vasta conoscenza della tradizione drammaturgica alle spalle, difficile da riscontrare negli sceneggiatori contemporanei, in particolare in quelli non europei.

Questa serie tv ha tutti gli elementi necessari per realizzare un grande prodotto, e si può tranquillamente dire che l’obiettivo è stato centrato in pieno, considerando l’enorme successo di critica e di pubblico ottenuto da quando è andata in onda per la prima volta, due anni fa.

Vendetta, tradimento, violenza, corruzione, amore, follia, segreti, la terza stagione di Homeland promette di regalarci altri momenti memorabili di grande televisione.

Buona visione.

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