Allarme scuola: più meritocrazia, meno ingiustizie

[highlight]Scuola: bonus maturità e prove di ammissione. Il Ministro Carrozza firma il nuovo Decreto[/highlight]


Giorni di fuoco per gli studenti italiani alle prese con le prove finali della maturità e non solo. Novità in vista con il nuovo Decreto ministeriale, firmato dal Ministro dell’ Istruzione Maria Chiara Carrozza, che interviene sul tanto discusso bonus maturità e sulle modalità delle prove di ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato per l’ anno 2013/2014.

In particolare, il bonus da 1 a 10 punti verrà attribuito solo ai candidati che hanno ottenuto all’esame di stato un voto pari almeno a 80/100 e sarà determinante per l’ammissione alle facoltà universitarie a numero chiuso, sommato al punteggio dei test. L’ obiettivo è garantire un sistema più equilibrato in grado di valorizzare le potenzialità degli studenti. Non la pensano così i giovani che considerano il bonus fonte di ingiustizie e disparità scaturenti dal meccanismo di calcolo variabile da scuola a scuola e che condannano il sistema dei test a numero chiuso come strumento di selezione controproducente. «Perché tagliare le gambe a un aspirante medico o architetto su quiz di logica e cultura generale?». si domandano.

In effetti si registra un calo di iscrizioni alle facoltà interessate del 60% rispetto al 2012. Assistiamo a una vera e propria fuga dai test che dilaga anche a causa dello spostamento dei quiz previsti per Luglio e non più per Settembre, come stabilito dal penultimo Ministro dell’ istruzione Francesco Profumo. «I test a Settembre sono in ritardo rispetto ai tempi delle università europee», sentenzia l’ attuale Ministro. Aggiunge che «l’ ultimo anno di scuola deve essere dedicato alla scelta universitaria» preannunciando un’ulteriore anticipazione ad Aprile dell’ ultimo anno di superiori delle prove d’ ingresso prevista per il 2014. Rassicura sulla futura rivisitazione di quelle che sono state ritenute le criticità (il bonus maturità ad esempio) del decreto legislativo 14 Gennaio 2008 n. 21, i cui principi non possono essere attualmente modificati da un decreto ministeriale.

Intanto, se da una parte il Ministro sostiene che il numero chiuso risulta necessario in Italia per assicurare ad ogni ragazzo un insegnamento di qualità, dall’altra i giovani maturandi auspicano un pronto ripensamento sull’utilizzo di barriere all’accesso alla cultura. “ConTESTiamo! Liberiamo i saperi” si legge sui loro striscioni. Ennesimo scontro ministri-studenti. Staremo a vedere chi la spunterà, sperando il meglio per la formazione della futura classe dirigente.


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