Suoni di Napoli al Maschio Angioino [ Live Report ]

[highlight]”Suoni di Napoli”, sei artisti in concerto al Maschio Angioino nell’ambito della rassegna teatrale “Ridere”[/highlight]

 

La cornice e l’atmosfera sono tra le più belle di Napoli, quelle del Maschio Angioino.

L’intento è stato quello di riunire in un’unica serata voci proprie della città e altre che da essa sono state ispirate.

Suoni di Napoli è l’appropriato titolo del concerto , in cartellone nell’ ambito della rassegna “Ridere” , che venerdì sera ha deliziato il pubblico accorso nel cortile del castello che troneggia a Piazza Municipio.

Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione di tre etichette indipendenti Marocco Music, Arealive e Full Heads che hanno creduto che tale commistione sarebbe risultata vincente.

Le emozioni suscitate e l’entusiasmo del pubblico hanno dato ragione agli ideatori della serata.

E’ toccato a Tommaso Primo, cantautore noto anche per la sua collaborazione con il  poeta senegalese Ismael, ed alla sua chitarra il compito di rompere il ghiaccio con il brano Posillipo interno 3.

 A seguire è salito sul palco il rapper Pepp – Oh , in procinto di partire per Torino “per esportare un po’ di NA”, che ha da subito coinvolto il pubblico a supporto della sua esibizione e di quella del suo accompagnatore vocale Geko.

Maldestro, nome d’arte di Antonio Prestieri, intenso poeta dei nostri giorni, ha regalato alla platea un’esibizione intrisa di amore, rabbia, speranza e disperazione. Il giovane , considerato il cantautore rivelazione del 2013,  trasmette l’emozione come solo chi porta in scena il proprio vissuto può fare. Figlio dell’ ex boss Tommaso Prestieri, grazie alla mamma si è allontanato da un mondo corrotto nei confronti del quale si riscatta proprio grazie alla musica ed alla sua continua battaglia a supporto della legalità.

Dopo un breve intervallo c’è stato spazio anche per il rock grazie alla performance del gruppo Epo che ha preceduto quella che possiamo considerare il momento clou della serata,  l’esibizione dell’artista italo-greca Marina Mulopulos.

Marina, che rivendica con pari orgoglio sia le origini elleniche che quelle partenopee, ha saputo abilmente miscelare nel suo repertorio entrambe le tradizioni e fare della sua voce , dono divino, uno strumento flessibile e poliedrico.

A seguire, con il difficile compito di raccogliere il testimone della precedente emozionante esibizione, la performance musicale di Pier Paolo Polcini, fondatore degli Almamegretta.

A conclusione della serata che, come unica pecca, è iniziata con un forte ritardo, due brani di Carlo D’Angiò accompagnati rispettivamente dal basso e dal violino.

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