USA, gli Indiani Navajo riceveranno un maxi-rimborso storico

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[highlight]I Navajo otterranno un rimborso pari a 554 milioni di dollari [/highlight]

WASHINGTON – Dopo quasi 50 anni di dispute continue il governo americano ha acconsentito di pagare alla riserva Navajo, a titolo di rimborso, 554 milioni di dollari. La disputa è nata dalle richieste avanzate dalla popolazione Navajo contro il governo statunitense. Tale contrasto è stato provocato dalla cattiva gestione dei fondi, dovuti alla riserva e per l’intensivo sfruttamento dei territori, dati in “affitto” al governo statunitense.

In cambio dei 554 milioni di dollari, i Navajo hanno scelto di ritirare la denuncia mossa verso la precedente gestione statunitense.

L’accordo, come ha detto il procuratore generale Navajo, Harrison Tsosie, non esclude per la tribù la possibilità di muovere future rivendicazioni per altre questioni, come lo sfruttamento delle risorse idriche e per l’inquinamento.

L’accordo verrà firmato il prossimo venerdì nella località di Window Rock, in Arizona.

Piene di ottimismo, le parole del presidente della Nazione Navajo, Ben Shelly, che ha salutato tale risultato come una “vittoria per la sovranità tribale”, affermando inoltre che “la Nazione dei Navajo ha incessantemente lavorato per anni allo scopo di raggiungere questa risoluzione, e dopo questo lungo processo, sono soddisfatto”. Il presidente ha inoltre indetto un incontro per deliberare sulla gestione di tale somma di denaro.

Il ministro della Giustizia statunitense, Eric Holder, ha dichiarato come il Dipartimento di Giustizia sia impegnato a rafforzare la propria collaborazione con le nazioni tribali, e ha definito questo accordo come storico, essendo il primo accordo di tale entità con una singola tribù.

La riserva Navajo si estende per quasi 70.000 chilometri quadrati, su di un territorio che comprende tre Stati: l’Arizona, lo Utah e il New Mexico. È stata creata nel 1868, dopo un accordo tra i Navajo ed il governo degli Stati Uniti, dopo il fallito confinamento degli indigeni a Bosque Redondo. È la più popolosa delle tribù nativo americane, contando più di 300mila abitanti.

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