Critica e perplessità sul docufilm di Veltroni, “Quando c’era Berlinguer”

[highglight]”Chi era Berlinguer?” Veltroni ha davvero risposto alla domanda che mette in difficoltà tanti giovani?[/highlight]

L’esordio è promettente: finalmente spiegheranno anche ai tanti giovani che lo ignorano chi fosse Enrico Berlinguer. Fantastico! E invece “Quando c’era Berlinguer”, il docufilm firmato Walter Veltroni non fa altro che annullare quello che vorrebbe dire. Prova ad accelerare ma, istantaneamente, torna indietro. Pieno di inibizioni, timori, paura. Che parte da una sacrosanta verità, rivelatrice di un problema esistente e – involontariamente – della banalità del documentario stesso: i giovani italiani, e non solo, non sanno chi sia stato Enrico Berlinguer!

Vero, purtroppo. Come è vera la spiegazione che, arrampicandosi il più possibile su specchi immaginari, una giovane studentessa cerca di urlare alla telecamera: “Non l’ho studiato, quindi è colpa del sistema scolastico”. Una giustificazione esatta, plausibile, ma non precisa perché la povera studentessa in difficoltà avrebbe dovuto aggiungere la piccola congiunzione coordinante ‘anche’ per rendere la sua risposta del tutto onesta e completa.

Allora, chi era Berlinguer? Scopriamolo. Forse il film di Walter Veltroni può aiutarci a farlo. Macché! Tra una testimonianza e l’altra, una vicenda politica e quella successiva, chi veramente fosse Enrico Berlinguer e cosa abbia fatto per il suo Paese e per l’Europa, dal documentario, non si capisce a pieno. come se l’autore volesse dirlo, ma si frenasse continuamente. Come un nano che cerca di percuotere un gigante: si dimena, arranca, si affatica, ma non c’è niente da fare: basta una manona premuta sul piccolo capo per fermarlo.

Quindi, ragazze e ragazzi, compagne e compagni. Chi era Berlinguer? Per rispondere in maniera esaustiva alla domanda iniziale posta da Veltroni, forse, non basterà l’opera di… Veltroni. “Quando c’era Berlinguer” ha tutta l’aria di una di quelle cose che è stata fatta perché si doveva fare ma che, a giudicare dal risultato finale, poteva anche essere evitata. Non sarebbe cambiato nulla.

Ma qualcosa di positivo (e utile) c’è. Nel suo film, Veltroni ha inserito un passaggio particolarmente significativo. E, ancora una volta, a dirci cosa era, cosa fu, cosa cercò di essere e cosa non sarà mai più Berlinguer non è un politico, non un dirigente. A dirci cosa voleva, poteva e non è riuscito a fare Berlinguer è Roberto Benigni. Quel Benigni che era, che fu e che non sarà mai più…

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