Ligabue saluta la “ragazza di Salerno” in concerto all’Arechi

Ligabue salerno

[highlight]Il rocker di Correggio conquista il pubblico salernitano (e non solo) nella tappa allo Stadio Arechi del suo Mondovisione Tour[/highlight]

Conosco una ragazza di Salerno“. Così Ligabue canta in una canzone del suo nuovo album e così ha fatto allo Stadio Arechi di Salerno, teatro del suo ritorno live al Sud dopo ben due anni di assenza. L’introduzione allo spettacolo è affidata a RTL 102.5, il resto è targato Liga.

#Mondovisionetour

L’iniziativa che ha ripercorso tutte le tappe del suo tour non poteva mancare in quel di Salerno: riportare i momenti più salienti e degni di nota dei fan e del concerto sulla pagina ufficiale Facebook di Luciano Ligabue. Le prime foto pubblicate hanno riguardato proprio i fan in attesa di entrare all’interno dello stadio:

E il sole, in barba alle previsioni meteorologiche, non è di certo mancato.

Ma a questa iniziativa non ha contribuito soltanto lo staff: un ruolo molto importante se lo sono giocato la diretta streaming di RTL 102.5 e le foto postate dal pubblico con l’hashtag ufficiale #mondovisionetour.

Ligabue sul palco: non solo canzoni

Quali sono i costi della politica e della magistratura? Quanto sono realmente utili per un cittadino italiano queste spese? Da queste domande è partita la scenografia che ha accompagnato la canzone “Il sale della terra”, facendo comparire sul maxi schermo i numeri che hanno fatto inorridire la popolazione e sul quale hanno fatto leva la maggior parte delle forze politiche nella loro propaganda.  Significativo il messaggio che ha fatto da introduzione al brano:

[quote] Voi siete il sale della ter­ra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato?Matteo 5, 13[/quote]

Dal tono polemico si è passati alle domande esistenziali. Il Liga ha cercato di dar loro una risposta sulle note di “Siamo chi siamo” e “Nati per vivere”, secondo cui il vero senso della vita è vivere senza fare troppe domande.

Ma i sentimenti hanno raggiunto il picco più alto durante la rappresentazione di “La neve se ne frega”, titolo omonimo a quello del suo romanzo. Raggiunto il fondo del palco tra il pubblico ha avuto un effetto suggestivo la neve finta, che ha fatto dimenticare per un momento l’atmosfera calda e torrida delle giornate estive di luglio.

Lo stesso effetto si è avuto con “Ciò che rimane di noi”. Le immagini rappresentavano un cuore umano pulsante e il battito cardiaco riscontrabile in un comune elettrocardiogramma.

Più autobiografica è stata la rappresentazione di “Per Sempre”.

Scritta per i suoi genitori, Luciano ha voluto omaggiarli anche attraverso il suo personale album di famiglia dove è comparso egli stesso negli anni dell’infanzia.

Non sono mancati naturalmente i suoi più grandi successi come “Balliamo sul mondo”, “Urlando contro il cielo”, “Tra palco e realtà” e soprattutto “Il giorno di dolore che uno ha”, “Quella che non sei” e “Ho messo via”.

Molto travolgente e completo, Ligabue è riuscito a trasmettere ancora di più quelle emozioni che cerca sempre di far trapelare dalla sua musica.

[quote] Più che l’idea, mi interessa il sentimento, lo stato d’animo che ha originato l’idea e la porta a spasso per il mondo. Chi entra a contatto con me mi accetta o mi rifiuta sulla base della sintonia emotiva. Non funziono su un piano intellettuale, se sei in sintonia le mie cose ti piacciono, altrimenti le rifiuterai [/quote]

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