Autostrade del mare, queste sconosciute

[highlight]I vantaggi di una valida (ma poco nota) alternativa al trasporto su gomma[/highlight]

Le Autostrade del mare sono sinonimo di rotte marittime che collegano quotidianamente i porti del Mediterraneo. In questo scenario l’Italia riveste un ruolo cruciale per la sua posizione geografica naturale centrale.

Dimenticate le classiche traversate spartane in nave aperto che, nell’immaginario collettivo, rievocano i lunghi e rischiosi viaggi dal sapore antico, testimoni e custodi di speranze dei migranti salpati in cerca di fortuna nel decennio a cavallo tra le due guerre. Oggi quelle imbarcazioni si sono trasformate in moderni traghetti, fiore all’occhiello della cantieristica italiana, che non hanno nulla da invidiare alle moderne navi da crociera.

Le autostrade del mare tornano di moda grazie ai numerosi armatori ed alle imprese di trasporto marittimo con il supporto di moderne navi traghetto, accoglienti, sicure, moderne, confortevolmente veloci e pronte a soddisfare tutti. Un nuovo e più efficiente traffico che si sposta dalla strada al mare è possibile, a tutto vantaggio anche dell’ambiente. Le ultime direttive europee, infatti, puntano proprio sulle “vie del mare” per intensificare gli scambi tra Paesi, per creare nuove reti commerciali e per ridurre considerevolmente l’inquinamento causato dal trasporto su gomma. 

Purtroppo anche in questo settore l’Italia, nonostante la gloriosa tradizione marinaresca, è in ritardo. Pur godendo di una posizione geografica invidiabile e di tante rotte marittime nazionali ed europee, la quasi totalità delle merci nel nostro Paese viaggia ancora su gomma.

Questo dato non fa altro che confermare uno scarsissimo livello di attenzione da parte non solo delle istituzioni, ma soprattutto delle imprese di trasporto, spesso incapaci di aggiornarsi. Da qualche anno, ad esempio, esiste un sistema di rimborso economico che copre circa il 30% del costo del biglietto marittimo, detto “Ecobonus”, per tutti gli autotrasportatori che viaggiano via mare.

Una maggiore informazione rispetto a questi incentivi potrebbe tornare utile alla diffusione di nuove forme di trasporto merci, in particolare in un Paese come il nostro che ha margini di export molto elevati.

Viaggi più brevi, minore impatto ambientale con il risparmio sul carburante, costi di gestione dei mezzi per le imprese di trasposto e per gli stessi lavoratori meglio razionalizzati, sono solo alcuni dei vantaggi derivanti da una maggiore diffusione dello sfruttamento delle rotte marittime, senza dimenticare quelli per la collettività, come la decongestione della circolazione stradale, con tutto quello che ne consegue in termini sanitari.

Lo sviluppo delle Autostrade del Mare è un’occasione che la classe politica deve cogliere al volo per rilanciare l’economia del Paese: non sfruttare le nostre potenzialità di terra di mezzo all’interno dell’area Mediterraneo sarebbe un peccato mortale difficile da giustificare.

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