Oscar 2014, Jared Leto e “i sognatori di Ucraina e Venezuela”

[highlight]Premiato come miglior attore non protagonista, Jared Leto, nel suo discorso, ha ringraziato la mamma e ha dedicato un pensiero a ciò che accade nei due paesi in rivolta[/highlight]

Balli, premi, momenti toccanti e tanto sfarzo, come sempre, nella notte degli Oscar di domenica 2 marzo. Ancora una volta, il Dolby Theatre di Los Angeles si è tinto di rosso e oro facendo sfilare le grandi star di Hollywood sul suo tappeto e spedendo alcune di loro alla storia del cinema con la consegna della statuetta più ambita.

In un clima disteso e familiare, messo su soprattutto grazie alla scioltezza e alla simpatia della conduttrice Ellen DeGeneris (il suo selfie con un cast davvero d’eccezione a circondarla è diventato subito il tweet più retweettato di sempre), c’è stato spazio anche per momenti seri che esulano completamente dalla sfarzosità della serata.

 

Già nei giorni scorsi, infatti, dal Venezuela si era cercato di convincere, attraverso Twitter (unico social libero del paese), i protagonisti di Los Angeles a parlare davanti a tutto il mondo della situazione che si sta vivendo lì in questi mesi. Un appello che sarebbe caduto inesorabilmente nel vuoto, se non fosse stato per Jared Leto, premiato come miglior attore non protagonista per l’interpretazione di un transessuale nel toccante Dallas Buyers Club. L’attore aveva fatto già parlare di sé nei giorni scorsi per il suo attaccamento alla famiglia e in particolare alla madre, che è stata accanto a lui per tutta la cerimonia ed è stata la prima persona che ha voluto ringraziare nel suo discorso:

[quote] Grazie a mia madre perché mi ha insegnato a sognare. [/quote]

Narrata in breve la commovente storia della mamma, Leto si è poi collegato a ciò che sta succedendo in Ucraina e in Venezuela partendo proprio dalla tematica dei sogni, allargata poi ad un contesto generale.

[quote] Siamo qui. Chiunque tu sia, di chiunque tu sia innamorato, io sono qui per te. [/quote]

Inoltre, Leto ha voluto dedicare questo riconoscimento, oltre che a Matthew McConaughey (vincitore del premio per il miglior attore protagonista sempre grazie a Dallas Buyers Club), anche ai 36 milioni di persone che hanno perso la loro battaglia contro l’Aids.

Ecco il suo discorso:

http://www.youtube.com/watch?v=VVe9bxtH_DI

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