Caos trasporti in Campania, sempre peggio

[highlight]Trasporti in Campania: quando rientrare a casa diventa un’impresa impossibile[/highlight]


Piazza Garibaldi, sede della Stazione Centrale di Napoli nonché crocevia del sistema di trasporti integrato che dovrebbe servire l’intera città, e Piazza Medaglie d’Oro, con l’omonima stazione della Linea 1 della metropolitana e lo stazionamento della Linea R1,  distano circa 4 chilometri.

Tale distanza è percorribile a piedi in 59 minuti, oppure, come indicato dal sito dell’ANM, in un’ora e cinque minuti al massimo, se si predilige uno dei tre percorsi previsti dal sistema di trasporti cittadino, nei giorni feriali e nelle fasce orarie giornaliere.

È evidente che già sulla carta appare più conveniente armarsi di buona volontà e scarpe comode. L’esperienza empirica, invece, ci dice che usufruendo della Linea 150 (ex OF), in condizioni di traffico scorrevole, le due piazze appaiono molto più vicine e raggiungibili, in un verso e nell’altro, in circa 30 minuti.

Quello che, invece, è si è verificato sabato scorso esula da tutte le previsioni e va ad aggiungersi agli ormai innumerevoli episodi di disagio a danno dei viaggiatori, già segnalate a causa del caos relativo alla Circumvesuviana.

La sottoscritta e una mia amica arriviamo nella piazzola dove staziona la Linea 150, proprio nel cuore di Piazza Garibaldi, intorno alle 14:00; l’autobus non c’è e una signora ferma sulla pensilina ci informa che attende già dalle 13:30.

Ha piovuto tutto il giorno, è orario di punta e siamo ormai abituati, o meglio rassegnati, all’idea che, in questa città, tutto si ferma per quattro gocce.

Decidiamo comunque di perseverare a scegliere il trasporto su ruote, anche perché c’è il rischio, o meglio l’elevata probabilità, che il maltempo possa bloccare la Linea 2 della metropolitana.

Anche questo è un dato acquisito dai pendolari, abituali o occasionali. Ogni sagoma che appare all’orizzonte alimenta nuove speranze, che puntualmente vengono deluse; non smette di piovere e non c’è traccia del nostro pullman.

Non ci sono pensiline. Troviamo riparo dalla pioggia, leggera ma incessante, salendo in una delle vetture della linea R2 che numerose affollano lo stazionamento.

Alla richiesta di informazioni rivolta agli addetti al servizio fanno seguito risposte vaghe e imprecise. Una prima signora torna sollevata, riferendoci che la nostra attesa sta per terminare; ma il sollievo dura poco, perché subito si inizia a vociferare di un incidente che avrebbe bloccato la tangenziale.

Le voci diventano più insistenti finché, all’ennesimo passeggero che si reca a chiedere spiegazioni, il personale Anm risponde candidamente che, in effetti, non si sa quando le nostre esigenze saranno soddisfatte, ma che si impegneranno a destinare un altro autobus alla linea ormai “desaparecida”.

Ormai sono le 14:44 e temendo, per esperienza, che un blocco della tangenziale possa rivelarsi pressoché irreversibile, decidiamo di intraprendere il terzo percorso alternativo: la Linea R2 fino a Piazza Bovio e poi, una volta scesi, la Linea R1 per raggiungere la tanto agognata Piazza Medaglie d’Oro.

Il primo bus parte e regolarmente effettua il suo percorso. Ora dobbiamo solo raggiungere la fermata per prendere la linea R1.

Il tratto da percorrere a piedi è leggermente più lungo del previsto, perché il sito dell’ANM  ha comunicato l’11 luglio la variazione della sede di stazionamento dell’R2. Questo ennesimo contrattempo è quindi da imputare solo alla nostra ignoranza e scarsa informazione.

Alla fermata troviamo già una decina di persone il che, egoisticamente, ci fa sperare che la nostra di attesa non durerà a lungo. Altra delusione, questa volta non imputabile all’incidente in tangenziale, e ormai sono le 15:19.

Napoli è dotata di un sistema di trasporti molto vario che, se fosse efficiente, appagherebbe ogni tipo di esigenza. Allora, più per disperazione che per fiducia, decidiamo di raggiungere Piazza Dante e prendere la Linea 1 della metropolitana, sperando che funzioni.

Ormai il biglietto è stato obliterato e quindi possiamo letteralmente saltare sull’autobus 201, cercando di accorciare gli ormai assurdi tempi di percorrenza.

La metropolitana funziona. Perdiamo per un soffio una corsa e, ancora pazienti, attendiamo quella successiva che passa dopo circa un quarto d’ora, un tempo non proprio in linea con gli standard europei ma per noi ormai più che accettabile.

Ore 15:54:28: finalmente possiamo fotografare il display che troneggia nella stazione di Medaglie d’ Oro e beffardo promuove  il Metro Art Tour.

Per completezza di informazioni, occorre precisare che in Tangenziale sono stati segnalati disagi, anche se non causati da un incidente ma da un veicolo fermo per avaria tra le 14:00 e le 14:13.

Ma come si giustifica tutto il resto? La mancanza di informazioni corrette? La tempistica oltremodo dilatata?
Chi risarcisce dello stress, del tempo sprecato, degli impegni saltati, dei disagi di una signora anziana che ci ha seguito in questa avventura perché da sola non avrebbe saputo raggiungere l’Ospedale Pascale se non addossandosi l’onere extra del costo di un taxi?

Una delibera della Giunta del Comune di Napoli ha autorizzato la fusione di ANM con Metronapoli: una notizia che alimenta ulteriori infausti presagi.

Ci attendono tempi duri e non c’è neppure bisogno che piova. 

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