Epatite A, confezioni di frutta sotto accusa

[highlight]Epatite A: indagate dieci aziende per la distribuzione di confezioni di frutti di bosco infetti[/highlight]


Nel mirino della procura di Torino sono finite dieci aziende alimentari, nelle cui confezioni di frutti di boschi congelati è stato riscontrato il virus dell’Epatite A. Le ditte sotto inchiesta che hanno preparato e distribuito le confezioni nei supermercati si trovano nelle città di Padova, Pavia, Ferrara, Parma e Cuneo. Da quanto emerso fino ad ora, risulta che le aziende acquistavano i frutti di bosco nei paesi dell’Est Europa, in particolare in Serbia, Bulgaria, Romania, Ucraina e Polonia, ed in Canada.

Le confezioni di frutti infetti sarebbero, stando alle indagini, la causa dell’aumento di casi di Epatite A registrati nelle ultime settimane in Italia. Pertanto, il Ministero della Salute Beatrice Lorenzin ha inviato una circolare di allerta a sedici regioni. Secondo le ipotesi degli esperti, a causare la diffusione del virus dell’Epatite A è stato l’uso di acqua non potabile durante il lavaggio dei frutti di bosco prima del confezionamento.

Il PM Raffaele Guariniello ha ordinato una nuova indagine di campionamenti in altri centri di grande distribuzione a Torino e provincia ed ha aperto un fascicolo in procura con ipotesi di reato di commercializzazione di prodotti alimentari pericolosi.

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