Influenza aviaria: primo contagio da uomo a uomo

[highlight]Rilevato in Cina il primo caso di trasmissione della nuova variante del virus aviaria H7N9[/highlight]


Il British Medical Journal (BJM) riporta una notizia allarmante: nella provincia cinese dello Jiangsu sarebbe stato riscontrato il primo caso di contagio tra esseri umani del nuovo virus dell’aviaria. La vicenda riguarda due pazienti del Centre for Disease Control and Prevention del Paese orientale, un uomo di 60 anni, che si era ammalato lavorando in un mercato avicolo, e la sua figlia di 32 anni, infettatasi appunto assistendo il genitore. Entrambi sono poi deceduti la scorsa primavera dopo un ricovero in terapia intensiva.

Secondo i dati del BJM, fino al 30 Giugno scorso in Cina sarebbero stati registrati 133 casi del nuovo virus dell’influenza aviaria, dei quali 43 letali. Ma questo, in particolare, sarebbe il primo caso assoluto di contagio tramite persona, visto che tutti gli altri contaminati avevano avuto contatti con uccelli.

Gli esperti, comunque, rassicurano e confermano che si tratta di un caso isolato: sono state infatti visitate ed esaminate tutte le persone entrate in contatto con i due pazienti deceduti, e i test hanno dato esito negativo per l’aviaria. Gli autori dello studio hanno commentato cosi la vicenda:

[quote]Questo è il primo rapporto di probabile trasmissibilità del virus H7N9 da persona a persona con dettagliati dati epidemiologici, clinici e virologici. I nostri risultati rinforzano l’idea che il nuovo virus possiede un potenziale di diffusione pandemica.[/quote]

Sulla vicenda è intervenuto anche il direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), Gianni Rezza, che rassicura:

[quote]Un primo caso di trasmissione tra uomini è un dato da non sottovalutare, ma non determina una situazione di allarme perché non indica comunque l’inizio di una potenziale epidemia.[/quote]


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