Canada, catastrofe di fuoco

[highlight]Cittadina del Canada rasa al suolo[/highlight]


Un convoglio di vagoni cisterna, nella notte tra venerdì e sabato, ha raso al suo l’intero centro cittadino di Lac-Megantic, situato a 250 km a est di Montreal in Canada. I vigili del fuoco sono riusciti soltanto nella notte a domare tutti gli incendi. «Le fiamme sono estinte: ce l’abbiamo fatta», è stato il primo commento del comandante dei pompieri Denis Lauzon ai media locali.

Ancora provvisorio, invece, il bilancio, che è di almeno cinque morti, un ferito e 40 dispersi. Il timore maggiore è che il numero possa solo aumentare: ore dopo la tragedia non sono ancora del tutto chiare le conseguenze dell’inferno di fuoco che si è abbattuto sulla cittadina canadese. Le autorità sono convinte di trovare altri corpi: purtroppo, infatti, tra i resti dei molti edifici distrutti c’è anche il bar che sorgeva vicino alla zona del deragliamento, nel quale decine di abitanti si erano riuniti per ascoltare un concerto di musica dal vivo.

Tra le macerie, dunque, si continuano a cercare le persone disperse, ma, nonostante il fuoco sia stato contenuto, è ancora molto pericoloso avvicinarsi all’epicentro dell’incendio, a causa del pericolo di nuove esplosioni. Per questo motivo molte rovine non sono ancora state ispezionate: «Stiamo lavorando per spegnere due auto-cisterna in fiamme che sono a rischio di esplosione», spiegava oggi il capo dei pompieri.

«Altre due persone sono state individuate, altri due corpi, che porta il totale a cinque… e ci sono circa 40 persone, più o meno, che mancano all’appello», rende noto in una conferenza stampa il portavoce della polizia, Michel Brunet. «Ci aspettiamo di trovare altri morti, purtroppo», ha aggiunto il tenente Guy Lapointe. Per aiutare gli abitanti a rintracciare i propri cari, su Facebook è stato aperto un gruppo che conta già 17 mila iscrizioni.

I sopravvissuti al disastro ferroviario parlano di un “inferno di fuoco” e descrivono scene di panico e di terrore. Raccontano di aver visto un fiume di petrolio bollente che invadeva il centro della città, un liquido talmente caldo che «anche l’asfalto ha iniziato a fondersi». «I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno alle famiglie e agli amici delle persone colpite dal tragico deragliamento del treno a Lac Megantic», afferma il primo ministro canadese Stephen Harper.

L’esplosione ha portato anche all’interruzione della distribuzione di acqua corrente e all’evacuazione di oltre 2.000 dei 6.000 residenti. Tocca ora agli esperti capire come e perché almeno quattro cisterne, contenenti 120 mila litri di greggio, di quel convoglio composto da 73 vagoni, fermo e senza conduttore, si siano sganciate, abbiano preso velocità e siano deragliate, trasformando una tranquilla cittadina in un’apocalisse di fiamme.


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