Nba 2014/2015, parte la caccia di Lebron James agli Spurs

[highlight]Riparte oggi il campionato di basket USA, con i San Antonio Spurs alla ricerca dello storico bis[/highlight]

Riparte la stagione NBA 2014/15 con grandi attese e cambiamenti dopo il trionfo dei San Antonio Spurs nelle finals 2014 e un estate molto turbolenta per  i trasferimenti.

Sarà l’annata del primo “back to back” (secondo titolo consecutivo) nella storia dei San Antonio Spurs o quella dell’anello di Lebron James a Cleveland dopo la fuga del 2010?

Le favorite

San Antonio Spurs – Sono anni che si parla degli Spurs come della squadra a fine ciclo, con coach Popovich ormai vecchio e Tim Duncan, Tony Parker e Manu Ginobili a fine della carriera. Invece i “vecchi” sono sempre lì, più forti di prima e questa volta anche favoriti.

Eh sì, perché se molte squadre hanno cambiato giocatori importanti, San Antonio è rimasta uguale a se stessa con il sistema di gioco perfetto che ha stravinto contro i Miami Heat  e con Kawhi Leonard (Mvp delle scorse finali) ancora più maturo.

I’m coming home

Era il 2010 quando Lebron James in diretta su Espn annunciò la sua decisione di lasciare la nativa Cleveland dopo sette anni senza nessun titolo e approdare a Miami, in Florida, tra casacche bruciate e insulti, per vincere due titoli.

Questa invece sarà l’annata del suo clamoroso ritorno a casa, a Cleveland, annunciato da una lettera e accolto come figliol prodigo dai tifosi.

Lebron James torna a Cleveland

È inevitabile che la decisione di Lebron cambi gli equilibri della lega e di varie squadre visto che si parla del giocatore più dominante degli ultimi anni. Questo è soprattutto per i Miami Heat, passati da favoriti per il titolo a semplici outsider dei Playoff una volta abbandonati dal loro giocatore più forte.

Cleveland Cavaliers

A raggiungere Kyrie Irving ai Cavaliers oltre a James è stato  Kevin Love stella dei Minnesota Timberwolves che andrà a formare il nuovo trio stellare di Cleveland. A farci le spese sono stati Anthony Bennet e Andrew Wiggins, le due prime scelte assolute dei draft 2013 e 2014 ceduti a Minnesota nell’affare Love. I Cavs con questa rivoluzione di mercato hanno costruito una squadra dal talento offensivo indiscutibile e potranno essere già da subito contender seria sia per il titolo di Conference che per quello di lega. Le aspettative potranno confermarsi se riusciranno a equilibrare los trapotere offensivo con la tenuta difensiva e  se il carisma e il talento di Lebron sapranno sopperire alla mancanza di esperienza di play off di Kyrie Irving e Kevin Love (mai riusciti a qualificarsi con le loro squadre) e a portarli verso la definitiva maturazione.

Corsa al titolo

I discorsi per il titolo mai come quest’anno saranno incerti. Gli Spurs non sono mai riusciti nella conferma da favoriti e a ovest la lotta è come sempre serrata. In prima fila non possono non esserci gli Oklahoma city Thunder di Kevin Durant, Mvp della scorsa stagione, che ricerca a tutti i costi il titolo ma che dovrà stare fuori per infortunio fino a dicembre. Gli altri avversari da affrontare saranno i Los Angeles Clippers e i Golden State Warriors pronti a dare spettacolo in California a suon di Alley Oops e tiri da tre, mentre in Texas sarà dura battaglia tra Dallas e Houston Rockets per contendere al team di Popovich la supremazia nello Stato.

A Est dopo l’addio di Lbj i Miami Heat si sono visti ridimensionare le ambizioni. Gli arrivi di Luol Deng e del rookie Shabazz Napier hanno comunque salvaguardato la qualità della squadra e con la speranza di un miglior stato di forma di Dwyane Wade e Chris Bosh gli Heat potranno mantenersi tra le outsiders della Conference.

Detto dei favoriti Cavaliers, gli unici contender al titolo a est sembrano essere i Chicago Bulls, con un ritrovato Derrick Rose autore di una confortante preseason dopo un incerto mondiale e l’arrivo da Los Angeles di Pau Gasol alla ricerca dell’ultimo titolo. Per il resto l’equilibrio sembra molto alto con Toronto Raptors e Charlotte Hornets in grado di rappresentare le sorprese dell’anno e la sempre vana attesa delle newyorkesi Brooklyn Nets e New York Knicks eterne incompiute.

Ritorni e addii

Sarà l’annata dei ritorni dai gravi infortuni di Derrick Rose, Mvp della stagione 2011, poi bloccato da due anni per un grave infortunio al ginocchio. Kobe Bryant che a 36 anni ritorna dopo la frattura del tallone d’Achille a guidare i Los Angeles Lakers alle prese con una difficile ricostruzione e con il probabile addio di Steve Nash che a 40 anni è costretto a dire basta per problemi alla schiena. È così che uno dei più grandi playmaker del basket moderno abbandona il parquet dopo una straordinaria carriera mai baciata dalla vittoria di un titolo. Ritorna anche il nostro Danilo Gallinari dopo un’intera stagione fuori per infortunio al ginocchio e deciso a prendersi il posto di leader che gli spetta all’interno degli sperimentali Denver Nuggets. Per chiudere con gli addii, sarà con tutta probabilità l’ultimo anno di Tim Duncan capace di una carriera da record e  cinque campionati, desideroso di chiudere con lo storico bis e raggiungere Michael Jordan con sei titoli vinti.

Nba italiana

Sicuramente sarà l’annata Nba più italiana di sempre con l’arrivo di Ettore Messina come assistente di Popovich a San Antonio a dimostrazione del carattere internazionale della franchigia. L’allenatore catanese arricchirà la già nutrita presenza italiana oltreoceano con Marco Belinelli alla ricerca di conferme dopo il titolo 2014, il già citato Danilo Gallinari al rientro, Andrea Bargnani che dovrà riprendersi da una stagione sottotono e Luigi Datome alla ricerca di minuti vitali a Detroit. Il ritorno di Coach Messina in Nba (ci era già stato nel 2012 con i Lakers) è di grande auspicio perché lo proietta, dopo le vittorie con la nazionale italiana, con la Virtus Bologna e il Cska Mosca, come possibile futuro primo allenatore europeo nella maggiore lega di basket del mondo.

La trasmissione delle partite in Italia è affidata a Sky Sport con quattro partite settimanali mentre gli appassionati potranno seguire tutta la stagione anche su internet attraverso i canali di Nba league pass.

Si annuncia un grande anno di basket per una stagione che per molti versi sarà unica, non ci resta che alzarci in piedi e aspettare che finalmente lo spettacolo inizi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Torna in alto