Tumore al seno, aumentano i casi ma anche le guarigioni

[highlight]Gli oncologi rivelano: 87% donne oggi guarisce dal tumore al seno, ma nel 2013 stimati 48mila nuovi casi[/highlight]


Una buona notizia sul fronte della sanità e della lotta al tumore al seno: grazie a prevenzione, diagnosi precoce e terapie sempre più mirate ed efficaci, infatti, in 15 anni i casi di guarigione in Italia sono saliti del 10%, arrivando oggi all’87% dei casi che si risolve con esito positivo per la paziente.
Sono alcuni dei dati presentati da Francesco Cognetti, direttore dell’Oncologia Medica del Regina Elena di Roma e presidente dell’International Meeting in New Drugs in Breast Cancer, il convegno internazionale a cadenza biennale per fare il punto sullo stato della malattia e sui nuovi trattamenti per il carcinoma del seno, che si apre domani nella capitale italiana e che vedrà la partecipazione di oltre 200 esperti da tutto il mondo.
Per il 2013, nel nostro Paese si stimano circa 48mila nuove diagnosi di tumore al seno, con un costo sociale della malattia che, tra guadagni persi e nuove spese, risulta pari a 7 miliardi di euro l’anno, circa 28mila euro a paziente.
[quote]Costi che potrebbero essere ridotti grazie a cure più appropriate, cioè fornendo il farmaco giusto al paziente giusto, come ci si propone di fare con la “nuova frontiera” delle terapie molecolari, che oggi sono volte in particolare a combattere le resistenze che si riscontrano in molte pazienti alle terapie ormonali[/quote]
spiega lo stesso Cognetti.
Al meeting ci sarà anche un focus sull’importanza della prevenzione, che, come dichiara ancora il professore:
[quote]resta l’arma fondamentale per sconfiggere la malattia. Pensate che il 40% dei tumori circa è potenzialmente prevenibile con uno stile di vita sano, che comprende attività fisica costante, dieta equilibrata e l’abbandono del vizio del fumo. Inoltre è dimostrato che le donne con un carcinoma mammario che praticano esercizi a intensità moderata per circa 20 minuti al giorno, presentano il 40% in meno di possibilità di cadere in recidiva rispetto a quelle attive per meno di un’ora alla settimana.[/quote]

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