Qualche consiglio per affrontare un colloquio di lavoro

[highlight]Come presentarsi e sostenere un colloquio di lavoro nel modo migliore possibile, per aumentare le chance di essere valutato positivamente.[/highlight]

Mi capita sovente di selezionare giovani alla ricerca di lavoro, per conto di aziende dei più disparati settori e, di conseguenza, sono nella condizione di valutare il comportamento tenuto dai candidati. Qualche volta sono giovani alla prima esperienza o, al massimo, giovani con qualche esperienza non performante.

Quindi, questo tipo di attività, mi mette in condizione di dare qualche suggerimento, qualche consiglio ai tanti giovani che si affacciano al mercato del lavoro che, per la verità, se da un lato sta offrendo qualche opportunità in più, dall’altro lato, a mio modesto avviso, sta diventando sempre più esigente e, oserei dire, “cattivo”. Un esempio di questa “cattiveria” è dato dal fatto di escludere, da diverse selezioni, giovani che hanno conseguito la laurea da più di un anno. Ed è assurdo.

Ma veniamo ai consigli su come comportarsi quando si arriva al colloquio.

La prima cosa, banalmente, è quella di arrivare al colloquio e questo può avvenire soltanto se si dispone di un buon curriculum vitae. Questo non deve superare le due pagine, deve essere chiaro, di facile lettura, e deve essere preceduto da una breve ed efficace presentazione. Non è necessario corredarlo di una foto, ma se si opta per la presenza, la foto deve essere “seria”: niente foto in compagnia e che mostrano situazioni di svago.

E’ opportuno, chiaramente, presentarsi in orario, magari qualche minuto prima dell’appuntamento e, presentandosi alla reception, dire con chi si ha l’appuntamento. Chiaramente, non sarebbe opportuno affermare di non ricordare con chi si ha l’appuntamento, né arrivare trafelato e in ritardo. Un buon modo di presentarsi è dato, anche, dal modo di vestire, che deve essere sobrio e, al contempo, adeguato. Abolire, ad esempio, felpe e giubbotti.

Non sarebbe sbagliato, per i ragazzi, usare la cravatta, e per le signorine usare un tailleur. Anche il taglio dei capelli e l’ordine di questi, possono influire sull’immagine che si da’. Nel presentarsi al selezionatore è opportuno evitare stati di agitazione e mani sudate. Nel presentarsi usare un tono di voce cortese e deciso, come decisa e salda deve essere la stretta di mano.

Durante la chiacchierata-colloquio è necessario usare un tono di voce non esagitato e ben comprensibile all’interlocutore. Mostrare una certa sicurezza nel parlare delle proprie esperienze professionali, mostrare di aver ben chiara l’idea del ruolo per cui ci si sta candidando, e dell’azienda che vi sta selezionando: di cosa si occupa, quale è la sua dimensione, quali sono i suoi punti di forza. E’ importante, in tutto questo, mostrare positività di spirito durante il colloquio.

Durante la chiacchierata è opportuno evitare di gesticolare molto e, allo stesso tempo, è determinante guardare l’interlocutore negli occhi, evitando sia di abbassare lo sguardo, che distrarsi, guardando altrove.

Non è da sottovalutare la conoscenza di quale retribuzione lorda ci si aspetta dal ruolo per cui si concorre, in quanto è il parametro utilizzato dalle aziende, e usare, anche in questo caso, la terminologia giusta finisce col dare una buona impressione al selezionatore. Infine, è opportuno evitare di entrare al colloquio con telefonino acceso. Anzi, è opportuno non solo spegnerlo ma anche non metterlo in evidenza, così come è opportuno evitare di appoggiare sul tavolo alcun oggetto: potrebbe dare l’impressione di porre una barriera e, anche questo, non aiuta a dare una buona impressione al selezionatore.

Fonte: Technical Hunters via La Stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Torna in alto