Spionaggio: l’Unione Europea accusa la Russia

[highlight]I gadget distribuiti al G20, in grado di captare informazioni importanti[/highlight]


Chiavette Usb e cavetti per telefonini utilizzati per spiare i capi di Stato. Sembra essere questo l’ultimo capitolo sulla vicenda spionaggio. Questa volta, però, a muovere l’accusa è l’Unione Europea, che lancia l’attacco alla Russia. Secondo Bruxelles, nel corso dell’ultimo G20 svoltosi a San Pietroburgo lo scorso settembre sarebbero stati consegnati alcuni gadget a tutte le delegazioni presenti, come chiavette Usb e cavetti per ricaricare i smartphone o cellulari.

Insospettitosi, il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy ha subito fatto eseguire ai responsabili della sicurezza accertamenti sui dispositivi elettronici ricevuti.

E secondo le prime verifiche sia le flash drive che i cavi di alimentazione sarebbero idonei alla captazione clandestina dei dati di computer e telefoni cellulari. Questo è quanto emerge dalla comunicazione ufficiale inviata a tutti gli Stati partecipanti.

Al momento non è ancora chiaro se qualcuno abbia effettivamente utilizzato questi dispositivi. Di sicuro, la scoperta non fa altro che alimentare ancora di più il focolaio di accuse sulla vicenda spie e intercettazioni, mosso dal caso Datagate.


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