Gino Bartali come Schindler

[highlight]Il noto ciclista italiano Gino Bartali è stato nominato “Giusto tra le nazioni”[/highlight]


La notizia è stata riportata oggi sul sito dell’organizzazione che rilascia il riconoscimento, Yad Vashem, il sacrario della Memoria di Gerusalemme.

A supporto della decisione presa, l’organizzazione ha indicato le seguenti motivazioni:

[quote]Gino Bartali era un cattolico devoto che, nel corso dell’occupazione tedesca in Italia ha fatto parte di una rete di salvataggio i cui leader sono stati il rabbino di Firenze Nathan Cassuto e l’Arcivescovo della citta’ cardinale Elia Angelo Dalla Costa. Questa rete ebraico-cristiana, messa in piedi a seguito dell’occupazione tedesca e all’avvio della deportazione degli ebrei, ha salvato centinaia di ebrei locali ed ebrei rifugiati dai territori prima sotto controllo italiano, principalmente in Francia e Yugoslavia. Bartali ha agito come corriere della rete, nascondendo falsi documenti e carte nella sua bicicletta e trasportandoli attraverso le città, tutto con la scusa che si stava allenando. Pur a conoscenza dei rischi che la sua vita correva per aiutare gli ebrei, Bartali ha trasferito falsi documenti a vari contatti e tra questi il rabbino Cassuto[/quote]

I familiari hanno definito questo riconoscimento “una cosa magnifica”, che li ha riempiti di gioia e di orgoglio.

Da oggi, quindi, Gino Bartali sarà ricordato come un uomo “Giusto tra le nazioni”, come l’Oscar Schindler reso noto dal romanzo di Thomas Keneallye e, soprattutto, dal capolavoro cinematografico diretto da Steven Spielberg, “Schindler’s list”.

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