Paolo Palopoli e Valentina Ranalli presentano “ Move The Joy”

[highlight]Il 4 marzo scorso, data prevista per il lancio commerciale, lo store Feltrinelli di Piazza dei Martiri ha ospitato la presentazione di “Move The Joy”[/highlight]

Un album la cui intro ed outro sono un estratto della colonna sonora degli Aristogatti non poteva che generare un clima giocoso ed allegro se poi sul palco ad esibirsi ci sono Paolo Palopoli e la vivace Valentina Ranalli non si fa fatica ad immedesimarsi nell’atmosfera che venerdì scorso ha permeato la Feltrinelli Di Via S. Caterina a Chiaia.

Il 4 marzo scorso, infatti, in concomitanza con l’uscita del loro ultimo lavoro insieme,  il duo, noto come Musicaidea, ha presentato nello store di Piazza dei Martiri l’album “Move The Joy” .

move the joy

L’esibizione è stata una sorpresa per gli addetti ai lavori ed anche per gli occasionali spettatori. Come ha sottolineato il giornalista Alessandro Savoia, presente insieme al collega Stefano De Stefano per introdurre e moderare l’esibizione, un silenzio quasi irreale ha fatto da sfondo alle appassionate esibizione dei due artisti.

L’esecuzione di  arrangiamenti inediti che hanno spaziato dallo swing alla samba hanno regalato alla platea un assaggio di “Move The Joy” che è composto da due brani inediti e 10 originali rivisitazioni.

De Stefano non ha lesinato complimenti a Valentina dichiarando di essere piacevolmente sorpreso dalla sua performance che ha definito addirittura superiore alle aspettative già di per se elevate.

L’emozione dei due musicisti era palpabile ed era seconda solo all’orgoglio che traspariva per il lavoro compito. Abbiamo scoperto che uno dei due inediti, Sta vocca toja, è stato composto da Giancarlo Ranalli, papà di Valentina e commosso spettatore della performance, per poi essere riarrangiato da padre e figlia e donato al progetto comune.

La passione sembra aver costantemente accompagnato e permeato un progetto discografico che permette all’etichetta partenopea FullHeads di inaugurare una nuova sezione dedicata al jazz.

Platea conquistata, esperti ammaliati. Non c’è da augurare ai Musicaidea che il pubblico accolga con lo stesso entusiasmo il loro album.

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