Save the Children lancia l’allarme sui minori poveri in Campania

[highlight]Secondo i dati del rapporto nazionale sull’Italia a rischio di Save The Children in Campania ci sono 130mila minori a rischio povertà[/highlight]


In Campania ci sono 130mila minori che vivono in condizioni di povertà assoluta. È allarmante il dato rivelato da “L’Italia SottoSopra”, il quarto atlante dell’Italia a rischio realizzato da Save The Children, la più grande organizzazione internazionale indipendente che dal 1919 lotta per migliorare la vita dei bambini, operando in 120 Paesi.

Un rapporto che evidenzia tutte le difficoltà della realtà campana, dove ci sono 260mila minori che vivono in comuni in default o sull’orlo del fallimento. Una condizione di svantaggio che sempre più spesso – sottolinea il dossier – va di pari passo con una notevole contrazione o inadeguatezza dei servizi socio-educativi e socio-sanitari: per esempio, pur non essendo diminuita, in Campania resta tuttavia una delle più basse d’Italia la percentuale di bambini presi in carico dagli asili pubblici, pari al 2,8%; e una contrazione riguarda anche il numero di consultori, ridottisi di 20 unità.
C’è poi il problema alimentazione: il 27,7% di ragazzini di 8/9 anni è in sovrappeso – dato più alto a livello nazionale – e uno su cinque è in condizioni di obesità: il cibo buono costa e il 76,8% di famiglie con bambini in Campania ha ridotto la qualità/quantità per almeno un bene alimentare. Ancora maggiore la riduzione dei consumi non alimentari: -151 euro in meno al mese. Tra il 2011 e il 2012 in Campania la spesa media non alimentare mensile dei nuclei con bambini si è ridotta di oltre 150 euro. Per quanto riguarda la spesa alimentare, il 66% di famiglie con figli in Italia – ovvero ben 4 milioni 400 mila nuclei familiari con prole – ha ridotto la qualità/quantità della spesa per almeno un genere alimentare.

In Campania la riduzione ha riguardato un numero ancora più consistente di nuclei con figli: il 76,8% di essi. Dal 2007 al 2012 i minori in povertà assoluta in Italia sono più che raddoppiati, passando da meno di 500 mila a più di un milione. Solo nel 2012 il loro numero è cresciuto del 30% rispetto all’anno precedente, con un vero e proprio boom al Nord (+ 166 mila minori, per un incremento del 43% rispetto al 2011) e al Centro (+41%) e un aumento relativamente più “contenuto” (+20%) al Sud, colpito intensamente dalla povertà negli anni scorsi.

In particolare in Campania i minori in condizioni di povertà assoluta sono l’11,7% della popolazione minorile, rispetto ad una media nazionale del 10,3%.

La scuola fa più fatica ad attrarre e trattenere gli studenti più disagiati, impedendone la dispersione e favorendone il rafforzamento delle competenze. In Campania è del 22% la quota di ragazzi che interrompono prematuramente gli studi.

*Photo credit: Francesca Leonardi_Contrasto per Save the Children

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