Oliver Twist: scuola del lavoro, ecco dove si trova

[highlight]C’è una scuola che ti permette di studiare, imparare un mestiere e, magari, tenerselo: ecco dove si trova e cosa si studia[/highlight]


Al giorno d’oggi, in una crisi non solo economica ma anche lavorativa, i ragazzi si sentono delusi e sfiduciati dal sistema scolastico ed istituzionale. Eppure sulle colline a sud di Como, in un edificio di mattoni rossi e con vetrate sul lago, sorge una scuola particolare, che trova lavoro ai giovani diplomati.

Benvenuti alla “Oliver Twist” dove, tramite un’alternanza tra scuola ed impresa, oltre il 70% degli 80 studenti che hanno completato il triennio con la qualificazione professionale trova lavoro malgrado la crisi.

[quote]Non accontentandoci di portare l’azienda a scuola, abbiamo portato la scuola in azienda. Ci siamo ispirati alle botteghe che nel Rinascimento hanno fatto grande l’Italia, puntando su un’intelligenza delle mani che diventasse cultura[/quote]

Questa la dichiarazione di Alessandro Mele, 44 anni, calabrese con laurea a Siena, arrivato 10 anni fa come volontario e diventato poi addirittura preside della scuola. Così, per ogni lavoro si applicano materie scolastiche: ogni dessert si accoppia ad un evento storico; storia dell’arte si studia attraverso arazzi ed arredi; per i materiali si studia la scienza e cosi via, fino ad avere conoscenze scolastiche e lavorative manuali, senza disprezzare la tecnologia.

[quote]Dall’anno scorso i ragazzi hanno i tablet. In più: l’uso intensivo dell’inglese, lingua in cui si insegnano storia, scienze e informatica, e che è anche l’idioma ufficiale del bar didattico. Si può essere serviti solo chiedendo le consumazioni in inglese[/quote]

aggiunge ancora Mele.

La “Oliver Twist” è stata fondata nel 2004 grazie alla iniziativa di varie famiglie che, avendo accolto in affido bambini in difficoltà, compresero che i percorsi scolastici tradizionali sarebbero stati impossibili. In questo modo affittarono 3 aule, dando incarico a insegnanti giovanissimi o, se necessario, professori in pensione. Uno dei fondatori, Erasmo Figini, ricorda ancora il primo scambio con le aziende:

[quote]Partimmo dalle tre industrie del territorio, ovvero mobilifici, tessiture e grandi alberghi[/quote]

In poco tempo, la scuola assume fama e, anche grazie all’aiuto della Regione Lombardia, che paga le rette con i “voucher”, e dei tanti donatori, nel 2009 apre l’attuale sede con oltre 330 studenti, comaschi e non. Alcuni la scelgono perché hanno mollato l’istruzione tradizionale, altri perché preferiscono imparare un mestiere. E così, anche noti imprenditori locali decidono di accogliere nelle loro strutture i giovani studenti. Battista Saibene, a capo del gruppo delle tessiture Lisa, dove i ragazzi frequentano degli stage, ci spiega che:

[quote]La bontà del metodo la constatiamo con i 20 ragazzi che accogliamo in stage ogni anno. Scegliamo i reparti più adatti ed esiste un contatto continuo e diretto fra il tutor scolastico e i capireparto[/quote]

I benefici di questa scuola si vedono: infatti, negli ultimi due anni cinque ragazzi della “Oliver Twist” che svolgevano qui il tirocinio sono stati assunti. E molti vengono accolti regolarmente anche da Giacomo Castiglioni, che commenta:

[quote]Colpisce la cura degli allievi che la scuola riesce a offrire[/quote]

Un metodo nuovo con cui i ragazzi riescono a confrontarsi con il mondo del lavoro, nella speranza di un futuro sicuro.

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