Louisiana, bambino di 8 anni spara alla nonna

[highlight]Cresce sempre più il numero di omicidi da arma da fuoco negli Stati Uniti. Questa volta il killer ha solo 8 anni[/highlight]


Slaughter, Louisiana. Un bambino di 8 anni gioca alla play station. Niente di strano. Il videogame, però, è Grand Theft Auto IV, dove vince chi riesce a diventare un gangster spietato. Negli USA il gioco è vietato ai minori di 17 anni ed è stato spesso indicato come causa degli episodi di violenza tra i più giovani. Il realismo delle scene pare abbia stimolato eccessivamente anche il bambino, al punto da spingerlo a prendere una pistola e ammazzare con un colpo alla testa la nonna, Marie Smothers, seduta sulla poltrona a guardare la tv.

Interrogato dalle forze dell’ordine, il bambino ha inizialmente dichiarato di aver sparato per sbaglio. Solo in un secondo momento ha confessato di  averlo fatto intenzionalmente.

Il bambino non verrà perseguito, poiché in base alle leggi della Louisiana,  i minori di 10 anni non sono punibili penalmente.

Il caso ha riacceso, com’era prevedibile, le polemiche sulla violenza nei videogame ed i suoi effetti sulla psicologia infantile. E’ un argomento complesso, che va senz’altro affrontato con professionalità e coraggio.

Sta di fatto, però, che se in quella casa non ci fosse stata un’arma da fuoco, probabilmente adesso Marie sarebbe ancora viva.

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