11 settembre, tredici anni dopo. Il giorno che ha cambiato il mondo

11 settembre

[highlight]A tredici anni di distanza dagli attentati dell’11 settembre, ecco come quel giorno ha inciso e continua ad incidere sull’immaginario collettivo.[/highlight]

Cinema, letteratura, arte, scultura e articoli di giornale: tutto parla e continua a parlarci dell’11 settembre 2001. Sono passati esattamente tredici anni da quando i voli United Airlines 175 e American Airlines 11 si abbatterono contro le Twin Towers, le Torri Gemelle, del World Trade Center. Il ricordo è indubbiamente ancora molto vivo nella mente di tutti coloro che quel giorno di tredici anni fa furono sconvolti dalla notizia degli attentati. E tale ricordo è “rinfrescato” soprattutto dalle numerose testimonianze che continuano a riportarlo alla memoria al mondo intero. Si tratta di testimonianze di vario genere, visto che sull’11 settembre sono state scritte migliaia e migliaia di pagine, consumate pellicole e rilasciate interviste a ripetizione.

Si tratta di un evento tragico che ha segnato la storia recente dell’umanità, tanto da essere paragonato ad alcuni degli avvenimenti più importanti della storia moderna. Sicuramente le modalità degli attentati e tutto ciò che ne è conseguito hanno suscitato e continuano a suscitare molti dubbi su quanto accadde quel giorno a Manhattan. Proprio oggi l’Ansa ha pubblicato i risultati di un sondaggio del Wall Street Journal alquanto preoccupante: la percentuale di americani spaventati in seguito alla recente decapitazione dei due giornalisti per mano dell’Isis ha fatto aumentare ancor di più la paura e l’insicurezza degli statunitensi rispetto al periodo post-11 settembre (il 47% dei cittadini Usa pensa che oggi il suo Paese sia meno sicuro di quanto non lo fosse tredici anni fa).

Ma quanto ha influito la cultura popolare partorita dall’attentato alle Torri Gemelle sul pensiero e sulle sensazioni degli americani, e non solo? Quel che è certo è che l’11 settembre 2001 è un giorno che ha fatto la storia, in tutti i sensi. Mentre decine e decine di giornalisti e storici cercavano di ricostruire in maniera meticolosa tutto ciò che si nascondeva dietro gli attentati, registi, scrittori, fotografi e scultori hanno contribuito ad accrescere il ricordo e la suggestione che quest’evento comporta.

L’11 settembre, subito dopo

La reazione immediata a quanto successe quel maledetto giorno fu anche la più ovvia: creare qualcosa che permettesse di ricordare, anche materialmente, le vittime degli attentati. Così, nei giorni successivi agli attacchi, tutto il mondo si strinse intorno al World Trade Center organizzando manifestazioni e iniziative varie: molto particolare fu il Tribute in Light, consistente in un’installazione di 88 fari da ricerca posti proprio nelle fondamenta delle Torri, rimpiazzate da due fasci di luce che salivano verticali verso il cielo. Le luci vengono accese ogni anno in occasione dell’anniversario degli attentati.

Attualmente è in costruzione, invece, il monumento al Pentagono: un parco di 184 panchine (rappresentanti i 125 morti nell’edificio più i 59 del volo AA 77) poste di fronte al Pentagono.

L’11 settembre nella letteratura

Un avvenimento del genere non poteva lasciare indifferenti gli scrittori di tutto il mondo, anche se la maggior parte dei romanzi sull’11 settembre sono stati scritti da giornalisti.
E’ il caso di United States of Banana di Giannina Braschi, una delle più autorevoli scrittrici e saggiste ispano-americane. Nel suo primo romanzo scritto in lingua inglese, Braschi racconta le vicende dell’11 settembre per poi allargare il tema al controverso rapporto tra Stati Uniti e Porto Rico, la sua terra d’origine. Un esempio di come gli attentati alle Torri Gemelle abbiano suscitato in molti anche spunti ben più ampi che, partendo da quel tragico giorno, vadano a sfociare in argomenti complessi e quasi secolari.
Passando dai romanzi ai racconti, spiccano sicuramente quelli di Joyce Carol Oates e Stephen King.
Il primo è autore di The Mutants, l’ultimo racconto della raccolta I am no one you know: stories; il secondo ha scritto The Things They Left Behind, una storia breve che narra l’esperienza (inventata) di un superstite degli attentati il quale, dopo anni, si ritrova continuamente in casa, senza motivo razionale, gli oggetti appartenenti alle vittime dell’11 settembre. Il protagonista, insieme al suo vicino di casa, decide di restituire gli oggetti ai parenti delle vittime. L’idea ha dato spunto anche ad una serie tv che andrà in onda prossimamente negli Stati Uniti.

Falling Man

Il Post, invece, questa mattina ha deciso di riproporre un vecchio articolo pubblicato tre anni fa, in occasione del decimo anniversario degli attacchi. Il pezzo è completamente incentrato sul Falling Man, la foto più famosa e impressionante di quegli attimi di paura, ritraente un uomo che si getta dalla Torre meridionale a testa in giù, con le braccia parallele al corpo e le gambe in una postura che ricorda molto quella di un tuffatore. Lo scatto, firmato Richard Drew, ha fatto molto discutere tanto che ancora oggi molti giornalisti continuano a cercare di individuare l’identità del soggetto della foto mentre qualcun altro si interroga su quanto giusto sia pubblicare tali informazioni. Falling Man è forse l’immagine più emblematica dell’11 settembre, talmente forte da aver suscitato accesi dibattiti retorici e deontologici ma non solo. Falling Man è anche il titolo di un romanzo di Don DeLillo, che ha seguito un altro importante libro ispirato agli avvenimenti dell’11 settembre: Molto forte, incredibilmente vicino. Si tratta del secondo romanzo di Jonathan Safran Foer che ha ispirato l’omonimo film diretto da Stephen Daldry e interpretato da Tom Hanks e Sandra Bullock.

L’11 settembre campione di incassi

A proposito di film, l’11 settembre è stato spesso protagonista al cinema. Tra documentari e grandi colossal, sono stati molti i registi che si sono cimentati nell’ardua trasposizione cinematografica di storie (vere o fittizie) ispirate agli avvenimenti post-attacchi terroristici. Oltre al già citato Molto forte, incredibilmente vicino (candidato a due premi Oscar), la lista dei film girati su questo tema in appena tredici anni è abbastanza corposa.
Tra questi è molto interessante il progetto che ha fatto nascere 11 settembre 2001, un film drammatico uscito nelle sale l’anno dopo gli attentati alle Torri che vede la partecipazione di undici registi e la co-produzione di ben sette Paesi.
Altra pellicola di successo è World Trade Center di Oliver Stone, un progetto che ha esposto il regista a molte critiche ma che è stato accolto in maniera abbastanza positiva dalla critica.

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