Anche Chanel si arrende all’e-commerce

[highlight]Andare in giro a fare shopping o comprare comodamente da casa? In una società così tecnologica, anche le grandi maison si adeguano all’e-commerce[/highlight]

Con la diffusione di internet è possibile vendere ed acquistare beni e servizi servendosi di un sito di e-commerce.

Un ostacolo allo sviluppo di questo tipo di mercato è sempre stata la diffidenza da parte del pubblico verso la possibilità di effettuare transazioni sicure su internet.

Tuttavia, col passare del tempo, il commercio elettronico è andato diffondendosi sempre più, soprattutto nell’ambito di abbigliamento e accessori.

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Nel campo della moda, in origine l’e-commerce è stato portato avanti da parte di piccole imprese, nate espressamente in relazione alla rete e alle necessità dell’epoca in cui si sono sviluppate.

I big del settore moda si adeguano all’e-commerce: Chanel

I rivenditori di alta moda sono stati proprio i primi a diffidare dell’e-commerce, risultando tra i più lenti a trasformare il loro modo di fare mercato. Coloro che si sono mostrati più propensi di altri a rivendere le proprie esclusive collezioni sul web sono Céline, Dior e Chanel.

In particolare è stato Bruno Pavlovsky, presidente della maison Chanel, ha dichiarare l’urgenza di un cambiamento nel metodo di approccio verso la clientela.

Il marchio in questione ha conservato il suo primato europeo di capi artigianali fatti di cappelli, ricami, guanti, gioielli, abbellimenti floreali e di piume, ma la domanda che molto si pongono è riguardo a quali oggetti verranno messi in vendita online.

Unica cosa certa è che Chanel entrerà ufficialmente a far parte del commercio elettronico verso la fine del 2016.

Di certo per i tempi che corrono, questi cambiamenti commerciali si concluderanno nel segno della novità e della moda che ci permetterà di scegliere anche i capi di alta moda con la massima comodità.

Questa rivoluzione che accompagna l’e-commerce muta radicalmente l’economia globale. Non vi sono solamente aspetti positivi nel commercio elettronico, ma anche alcuni negativi.

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Vale la pena rinunciare al piacere di entrare in una boutique d’alta moda per vivere appieno gli ultimi capi o riscoprire quelli precedenti per la comodità di acquistare qualunque cosa dalla propria poltrona di casa? Quali saranno le sorti di negozianti che decidono di praticare il proprio mestiere alla vecchia maniera?

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