Brasile 2014: l’Italia batte l’Inghilterra 2-1, decide Balotelli

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[highlight]Nel caldo di Manaus l’Italia batte 2-1 l’Inghilterra all’esordio mondiale. A Marchisio risponde Sturridge. Il gol vittoria è di Balotelli. Azzurri primi nel girone insieme al Costa Rica (3-1 sull’Uruguay).[/highlight]

Vittoria sofferta, gol decisivo di Balotelli e scelte tattiche azzeccate. Non poteva cominciare meglio il Mondiale dell’Italia di Cesare Prandelli. Nel caldo torrido di Manaus la nazionale italiana ha superato 2-1 l’Inghilterra dopo novanta minuti soffertissimi, sia per il clima estremo del Brasile centro-settentrionale che per l’ottima prestazione dei ragazzi di Roy Hodgson.

Super Mario Balotelli

A due anni di distanza dall’ultima sfida contro gli azzurri, la selezione dei Tre Leoni è cresciuta moltissimo, diventando davvero temibile soprattutto in fase offensiva dove i rapidi Sturridge, Sterling e Rooney hanno spesso fatto tremare le gambe ai difensori italiani. Alla fine ha deciso l’uomo più atteso: Mario Balotelli. Messo in discussione qui in Italia (in molti gli avrebbero preferito Immobile già all’esordio), il centravanti del Milan è stato accolto in Brasile quasi come un dio (vedere per credere). In uno stadio prevalentemente inglese, con circa mille italiani e tanti ma davvero tanti brasiliani che simpatizzavano per gli azzurri, Balo non ha tradito le aspettative dell’Italia, del Brasile e del mondo. Il suo colpo di testa su cross di Candreva ha messo in ginocchio un’ottima Inghilterra che ha provato a reagire fino all’ultimo minuto disponibile, ma alla fine si è dovuta arrendere alla resistenza italiana, al caldo di Manaus e ai guanti di Sirigu.

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La partita

Già, Sirigu. È proprio lui la novità e l’incognita principale di Inghilterra-Italia. Partito per il Brasile per partecipare al suo primo Mondiale e fare da secondo a Buffon, l’ottimo portiere del Psg si è trovato improvvisamente scaraventato titolare a causa della distorsione alla caviglia che, dalle 17.00 del giorno prima, ha costretto al forfait il numero 1 azzurro. Messo spesso sotto assedio dagli attaccanti inglesi, l’estremo difensore sardo si è disimpegnato sempre alla grande, dando sicurezza nelle uscite e rispondendo sempre puntuale alle continue sollecitazioni di Rooney e compagni.

Discorso simile per Darmian. Arrivato in Brasile tra lo scetticismo generale, il terzino del Torino è stato mandato subito nella mischia e ha dimostrato di essere un calciatore di alto livello. Sempre presente nelle incursioni offensive, pericoloso coi suoi cross e puntuale anche in difesa, il giovane difensore scuola Milan ha creato sulla fascia destra, insieme ad uno splendido Candreva, una corsia preferenziale, inattaccabile e temibile allo stesso tempo. Al contrario di quanto si è verificato invece dall’altra parte dove Chiellini (spostato a sinistra a causa dell’infortunio di De Sciglio) ha sofferto non poco il ritorno in una posizione che non copriva da molto tempo. In mezzo, Barzagli ha guidato una difesa incerta e quasi improvvisata che ha visto in Paletta il suo punto più debole e inesperto. Il centrocampo formato da De Rossi, Pirlo e Verratti  ha mantenuto molto bene il campo creando quella superiorità numerica contro Gerrard e Henderson tanto ricercata da Prandelli. Pur non giocando nella sua posizione preferita, Pirlo non ha tradito le aspettative totalizzando alla fine la sua solita percentuale altissima di passaggi portati a termine e sfiorando anche il gol con una delle sue magiche punizioni (con Hart inerme a guardare la palla stamparsi sulla traversa).

Se Pirlo ha accettato la posizione propostagli invano da Allegri ai tempi del Milan, De Rossi è tornato indietro di qualche anno svolgendo i compiti che gli impartiva Luis Enrique alla Roma. Posizionato nel cuore del campo, la bandiera giallorossa è stata spesso chiamata a fare da collante tra centrocampo e difesa, cominciando ad impostare l’azione partendo dalla linea dei due centrali e aiutando gli stessi in fase difensiva. Ottimo anche il debutto di Verratti, prezioso come sempre in entrambe le fasi di gioco.

Questione attacco

In quanti si sono chiesti: con tutti questi attaccanti (Immobile, Cerci, Cassano, Insigne) perché Prandelli fa giocare solo Balotelli con due centrocampisti, Marchisio e Candreva, alle spalle? I due gol sono arrivati proprio dai piedi dei centrocampisti. Il primo direttamente dal destro raso terra scagliato da Marchisio dopo l’elegante velo di Pirlo. Il secondo dalla grande azione di Candreva sulla fascia destra: il laziale ha infatti servito a Balotelli un cross perfetto che chiedeva soltanto di essere spinto in porta.

Un’Inghilterra Rinnovata

L’Inghilterra, dal canto suo, ha giocato una partita ottima, mettendo spesso in difficoltà gli azzurri e collezionando una quantità enorme di occasioni da gol. Rispetto a quella incontrata due anni fa agli Europei, questa sembra una nazionale del tutto nuova, molto più forte e organizzata. Il “fattore Liverpool”, con Sturridge (autore dell’immediato pareggio al gol di Marchisio) e Sterling in attacco ma anche Gerrard e Henderson la cui classe è stata superata solo da quella troppo elevata dei centrocampisti italiani, si è fatto sentire e ha creato non pochi problemi all’Italia. Giocando in questo modo, la squadra di Hodgson può comunque essere ottimista, nonostante la sconfitta all’esordio.

Perché non si introduce il Time-Out?

Prandelli nel post-gara:

[quote]Partita epica, ma non si può non considerare il time-out[/quote]

Soddisfazione e felicità. Sono questi i sentimenti principali che abitano lo spogliatoio azzurro nell’immediato post-partita. Affiancati però da un unico dubbio: perché non considerare il time-out in condizioni climatiche così estreme? Una domanda avanzata sia da Balotelli che da Prandelli che, come si legge sul sito della Figc, ha dichiarato:

[quote]È stata una partita epica che ricorderemo a lungo. La cosa assurda è che non si può non considerare il time-out. Meno male che l’arbitro, ogni tanto, ha interrotto la gara per permettere ai giocatori di respirare. Avevamo di fronte una delle nazionali più forti di questa Coppa del Mondo con dei giocatori d’attacco fortissimi. Aver vinto così mi rende quindi particolarmente felice. Con la scelta di Pirlo, Verratti e De Rossi a metà campo abbiamo cercato la superiorità numerica e siamo riusciti nell’intento. Poche squadre hanno la nostra qualità a centrocampo[/quote]

E in Inghilterra, cosa dicono i tabloid?

Una sconfitta non fa mai piacere, specie se rimediata contro una rivale storica. Ma in Inghilterra, questa volta, i famosi tabloid hanno preso meglio la caduta della propria nazionale contro gli azzurri. Rispetto a due anni fa, quando gli inglesi si avvicinarono ai quarti di Euro 2012 spavaldi e sicuri di sé (“Ora dateci l’Italia“, urlavano i tabloid dopo il passaggio della fase a gironi) e poi ci rimasero molto male, questa volta la lingua biforcuta dei giornali d’Oltremanica è stata addolcita da una prova che lascia ben sperare per il prosieguo del torneo.

Ecco i titoli dei principali tabloid britannici:

MirrorInghilterra 1-2 Italia: l’Inghilterra va all’attacco, ma scivola in una sconfitta nella partita d’esordio.

DailyMailInghilterra 1-2 Italia: Mario Balotelli di testa condanna gli uomini di Roy Hodgosn sconfitti all’esordio nella Coppa del Mondo dopo che Daniel Sturridge aveva annullato il vantaggio di Claudio Marchisio.

The Guardian: L’Italia di Mario Balotelli lascia in bilico l’Inghilterra nel Gruppo D.

The Telegraph:Inghilterra v Italia: la giovane squadra di Roy Hodgson promette un futuro luminoso nonostante la sconfitta nella prima partita della Coppa del Mondo 2014.

Ora il Costa Rica: il 20 giugno sfida al vertice del girone

Se temevate l’Uruguay di Cavani e Forlan e la sconfitta netta contro il Costa Rica vi ha rasserenati…continuate a preoccuparvi. Sì, perché se è vero che la squadra centro-americana non è forte quanto la Celeste allenata da Tabarez, è altrettanto vero che è molto più giovane ed insidiosa. Velocità, agilità, resistenza fisica e voglia di sorprendere. Tutte qualità che mettono da sempre in difficoltà le grandi squadre. Qualità che ieri hanno fatto disperare l’Uruguay (sconfitto 3-1 in rimonta) e a cui anche l’Italia dovrà prestare molta attenzione nella seconda giornata del Gruppo D. L’appuntamento con Italia-Costa Rica, capoliste del girone, è in programma venerdì 20 giugno alle 18.00 ora italiana.

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