Castel Sant’Elmo e la Cartografia del Regno di Napoli

[highlight]Il prossimo 24 gennaio nel castello medioevale napoletano si terrà un evento in ricordo del grande cartografo padovano Rizzi-Zannoni, a cui si deve la nascita della moderna cartografia geodetica[/highlight]

Spesso per la città di Napoli le buone notizie si riferiscono ad eventi del passato.

La città campana dovrà essere grata a Vladimiro Valerio, professore esperto di cartografia storica, per la manifestazione che si svolgerà nella mattinata di venerdì 24 gennaio 2014 a Castel Sant’Elmo, quando sarà apposta una targa in ricordo dell’opera del grande cartografo padovano Giovanni Antonio Rizzi-Zannoni (Padova 1736-Napoli 1814), realizzata a Napoli alla fine del Settecento.

Rizzi-Zannoni lavorò a Napoli per quasi trent’anni, producendo trentadue fogli dell’Atlante Geografico del Regno di Napoli di grande pregio tecnico e scientifico, dando luogo alla nascita, nel Mezzogiorno d’Italia, della moderna cartografia geodetica.

Sul terrazzo di Castel Sant’Elmo il famoso cartografo effettuò il 24 gennaio 1782 una serie di osservazioni astronomiche per calcolare il corretto posizionamento degli elementi da cartografare.

Le coordinate di Castel Sant’Elmo avranno per Rizzi-Zannoni lo stesso ruolo delle coordinate dell’Osservatorio di Greenwich nel Regno Unito (designato dalla Conferenza Internazionale dei Meridiani nel 1884 come zero per la determinazione della longitudine della Terra, nda) e delle coordinate dell’Osservatorio Astronomico di Monte Mario a Roma per la cartografia dell’Istituto Geografico Militare Italiano (definito nel 1870 dal gesuita e astronomo Padre Angelo Secchi, nda).

La scelta del terrazzo di Castel Sant’Elmo fu dettata dalla vastità dell’orizzonte visibile, in mancanza di un osservatorio astronomico in città. Infatti, l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte sarà realizzato sulla collina di Miradois solo nel 1812, durante il “Decennio Francese”, grazie ad un decreto di Gioacchino Murat.

Rizzi-Zannoni è uno dei più grandi astronomi e cartografi del 18° secolo, ha operato in vari Paesi europei, in particolare in Germania dove ha frequentato gli studi universitari, seguendo un’intima passione scientifica per la geografia, ha accresciuto le sue conoscenze in geodesia e ha collaborato con Matteo Seutter, tra i più abili cartografi e costruttori di globi. Durante il suo soggiorno in Francia fu notato da Ferdinando Galiani, Segretario dell’Ambasciata del Regno di Napoli a Parigi, il quale, colpito dal talento dello studioso padovano,  lo inviterà a Napoli al fine di realizzare un progetto cartografico da tempo programmato per il Regno partenopeo. Galiani in questo suo progetto troverà alleato lo Stato Maggiore dell’Esercito, ovviamente interessato ad avere carte geografiche precise e a grande scala, indispensabili per la preparazione delle battaglie.

La manifestazione di Castel Sant’Elmo ha un grande valore storico-culturale. Se siete in città, non perdetela.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Torna in alto