Natale: origine, storia e usanze

[highlight]La storia di Natale, tra fede, tradizioni, regali e condivisione [/highlight]


Il Natale è una delle principale festività dell’anno, e comprende un periodo di festeggiamenti ininterrotti che dal solstizio di inverno arrivano all’Epifania. Carica di tradizioni, diverse in ogni paese, è la festa più amata al mondo.

Breve storia del Natale

Tutto ebbe inizio nell’antica Persia. A quei tempi, per celebrare il solstizio invernale veniva intonato un inno che narrava la nascita del mondo.

Ad Alessandria d’Egitto, durante la festa del Natale di Horus le statue della Dea madre Iside, raffigurata col piccolo in grembo o attaccato al seno, venivano portate in processione di notte verso i campi al lume delle torce.

Nella Roma pagana veniva celebrato l’avvento dell’inverno durante le feste note con il nome di Saturnali, in onore del Dio Saturno. Si svolgevano dal 17 al 23 dicembre ed erano giorni di gioia, di rinnovamento e di speranza per il futuro.

L’ultima evoluzione del Natale pre-cristiano erano le celebrazioni in onore del Dio Sole. L’imperatore Aureliano introdusse a Roma il culto del Sol Invictus, cercando di imporlo come culto di Stato, edificando un santuario e proclamando – per la prima volta in Occidente –  il 25 dicembre giorno di festa in onore del nuovo dio.

Quando il Cristianesimo si diffuse, si fuse con molte tradizioni popolari già esistenti, trasformando le celebrazioni del Dio Sole nel Natale Cristiano. Molti sono gli elementi di continuità con le tradizioni precedente:  ad esempio, la statua di Iside che allatta Horus fu sostituita da quella della Madonna che allatta il sacro Bambino. Più difficile fu la conservazione della data del 25 dicembre come giorno nel quale celebrare la nascita di Gesù Cristo.

Nel vangelo di Luca, in effetti, si racconta che la notte della nascita di Cristo i pastori trascorse la notte all’aperto, descrivendo un ambiente primaverile e non un freddo inverno. Infatti, la precedente tradizione cristiana fissava la nascita di Cristo in primavera, e solo in seguito a varie discussioni i vescovi di Roma scelsero il 25 dicembre, data giustificata da un calcolo effettuato a ritroso. Partendo da trentatré, ovvero gli anni che il figlio di Dio aveva trascorso sulla terra, assumendo come data della sua morte il 25 marzo e calcolando i nove mesi della gravidanza, la nascita non poteva essere avvenuta che il 25 dicembre. Fu così che, con le dovute evoluzioni, nacque il Natale “moderno”, così come lo intendiamo noi oggi.

Le tradizioni di Natale

Uno dei simboli del Natale è l’albero, un abete, scelto non a caso. Nell’antico Egitto l’abete simboleggiava la natività, mentre nell’antica Grecia quello bianco era sacro alla dea Artemide. Nel calendario celtico, inoltre, l’abete era destinato al culto del giorno della nascita del Fanciullo Divino. Alcune fonti sostengono che, invece, potrebbe provenire dal ciocco di Yule, associato a una festa pagana nordica, che durava dodici giorni, il cui ramoscello veniva bruciato all’aperto, o dall’albero del Paradiso, presente nei racconti su Adamo ed Eva.

Il moderno albero di Natale viene spesso collegato alla figura di Martin Lutero, che vide un abete illuminato dalle stelle in una foresta.

L’usanza di scambiarsi regali sembra derivi da un rito pagano romano, durante il quale la popolazione si regalava cibo, monete e pietre preziose come portafortuna per il nuovo anno.

La figura simbolo di questa festività è Santa Claus, in Italia Babbo Natale. La leggenda deriva da San Nicola di Bari, vescovo cristiano del IV secolo che, si narra, aveva ereditato molti beni e denari dai suoi genitori, e per liberarsene cominciò a fare regali ai bisognosi.

Ma la storia del Natale, una festività creata per portare gioia e speranza nei cuori degli uomini, per superare tutti insieme il passaggio dall’inverno gelido e freddo, durante il quale i raccolti si interrompono, alla primavera, quando il seme comincia a germogliare dando nuova vita alla terra, non è fatta solo di doni e tradizioni.

È una storia di sentimenti puri ed emozioni forti e di condivisione.

Lo scrittore inglese Charles Dickens, nel suo capolavoro “Canto di Natale”, affida al personaggio di Ebenezer Scrooge questa frase, con la quale vi auguriamo un Buon Natale:

[quote]Onorerò il Natale nel mio cuore e cercherò di tenerlo con me tutto l’anno.[/quote]

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