Thanksgiving Day. In America è tempo di ringraziare

[highlight]La storia della Festa del Ringraziamento, amata dagli americani e “odiata”  dai tacchini[/highlight]


Oggi negli Stati Uniti si festeggia il Giorno del Ringraziamento, il Thanksgiving Day, festa di derivazione cristiana come segno di gratitudine per la fine della stagione del raccolto.
Fu celebrata per la prima volta nel 1621, in una colonia fondata dai Padri Pellegrini in New England sulla costa del Massachusetts.

La festa fu proclamata da Abraham Lincoln, su consiglio di Sarah Josepha Hale, nella famosa Proclamazione di Ringraziamento del 1863, convinto che la celebrazione avrebbe unito e riappacificato il Paese durante il periodo difficile della Guerra di Secessione.

La storia da cui trae origine la festa è quella dei Pilgrims fathers, religiosi emigrati verso il Nuovo Mondo perché emarginati in patria per l’eccessivo integralismo. Dopo aver attraversato l’Atlantico, approdarono il 21 Novembre del 1620 sulle coste dell’attuale Massachusetts e fondarono la colonia di Plymouth.

Padri Pellegrini è una denominazione postuma: storicamente è stato appurato che i coloni si definivano “I Santi”, imbarcati verso una sorta di nuova Terra promessa. Con l’inverno alle porte, però, la colonia non riuscì a mettere insieme le scorte necessarie per sopravvivere a causa delle gravi perdite subite e di raccolti fallimentari. Solo grazie alle popolazioni native – che indicarono le zone più fertili, le piante che sarebbero cresciute meglio (granturco) e gli animali da allevare (tacchini) – riuscirono finalmente a ottenere un raccolto abbondante; e per festeggiare venne organizzata la festa del Ringraziamento.

Tante sono le curiosità intorno al primo giorno del Ringraziamento.

Innanzitutto i “Santi” festeggiarono ubriachi per tre giorni con un banchetto cucinato da sole quattro donne; non mangiarono né tacchino, né torta di mele ma interiora di cervo; è molto probabile che al pranzo non parteciparono i tanto osteggiati nativi che li avevano aiutati (e che invece sono tradizionalmente immortalati nei dipinti).

Il moderno “giorno del Ringraziamento” si festeggia il quarto giovedì di novembre (in Canada invece il terzo lunedì di ottobre). Il tacchino rimane il simbolo della famiglia che si ritrova e dell’America profonda che non smette di sperare nel futuro. Diventa l’emblema dell’unione sotto la bandiera americana e, a suo discapito, la fa da padrone nel pranzo. Più di 40 milioni di tacchini, infatti, sono consumati durante il weekend festivo ogni anno, solitamente accompagnati dal sugo e dal ripieno. La salsa di mirtillo è tradizionale, come anche le patate dolci, unite allo zucchero, spezie e burro. In tutte le città americane inoltre si svolgono parate con carri allegorici.

È tradizione presidenziale, oltre che il pranzo con i militari, concedere la grazia a un tacchino con una cerimonia chiamata National Thanksgiving Turkey Presentation. Il primo fu nel 1963 John Fitzgerald Kennedy; dal 1989 a salvarsi sono due tacchini e a uno è concessa l’apertura della parata di Disneyland. Da dieci anni inoltre gli americani possono scegliere il nome dei due tacchini attraverso il sito web della Casa Bianca. Quest’anno il Presidente Obama ha graziato i due tacchini Pop Corn e Caramel che hanno avuto anche un #hashtag molto seguito su twitter.

http://www.youtube.com/watch?v=BonGsuzwnEE

Strettamente collegato al Ringraziamento, è ormai il Black Friday del venerdì sera successivo alla festa, in cui si inaugura il periodo di spese natalizie.

Il Thanksgiving Day ha anche una ampia tradizione cinematografica con tanti film e molte serie tv che hanno incentrato vari episodi sulla festa. Quest’anno in Italia il giorno del Ringraziamento sarà anche quello del lancio nelle sale italiane del film d’animazione in 3D di Jimmy Hayward, Free Birds – Tacchini in fuga, in cui buffi e ribelli tacchini cercano di evitare la pentola del Giorno del Ringraziamento e di cambiare la storia.

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