Turismo, crolla il prezzo dei viaggi d’affari: quasi -30% in 7 anni

[highlight]Secondo il Business Travel Survery di Utet i viaggi per affari crescono, ma a costi molto più bassi del passato[/highlight]


Tra il 2006 e il 2013 i prezzi dei viaggi d’affari sono diminuiti del 29%, in controtendenza sia rispetto alla crescita dei prezzi nel settore dei trasporti (+32%), sia al tasso di inflazione (+18,5%), dando una boccata d’ossigeno alle imprese.
È quanto emerge dalla Business Travel Survey 2013 di Uvet American Express, società del gruppo Uvet specializzata nella gestione dei viaggi d’affari, che ha anticipato alcuni temi dell’undicesima edizione del BizTravel Forum, l’evento di riferimento in Italia per la mobilità, gli eventi e il turismo organizzato, in programma il 26 e 27 novembre a Fiera Milano City.

[quote]Il fatto che oggi un viaggio d’affari costa il 30% in meno rispetto al 2006 ha ricadute positive sull’economia italiana. Le imprese spendono meno con effetti benefici sui loro conti economici, aumentando quindi le possibilità competitive grazie ai costi variabili legati alla produzione di beni e servizi.[/quote]

Parola di Luca Patanè, presidente del gruppo Uvet, che prosegue:

[quote]Possiamo dire che i viaggi d’affari sono un settore che produce competitività economica fornendo un servizio che migliora nel tempo a un prezzo che diminuisce nel tempo. I dati in nostro possesso dimostrano come sia possibile disporre di servizi di viaggi per lavoro a prezzi che in modo costante sono inferiori rispetto all’inflazione.[/quote]

I fattori che hanno determinato la riduzione dei costi delle trasferte di lavoro sono rintracciabili, da un lato, nella liberalizzazione del mercato grazie all’ingresso delle compagnie low cost e alla concorrenza nell’alta velocità ferroviaria sulle tratte più battute da chi si sposta per lavoro. Mentre dall’altro lato c’è la gestione professionale delle travel company, che riescono a individuare e proporre le soluzioni più convenienti.

Secondo la ricerca di Uvet, polo distributivo del turismo con un giro d’affari di 2,2 miliardi di euro, è anche vero che le imprese italiane cercano nuove opportunità di mercato all’estero, come testimonia l’incremento delle trasferte di lavoro nei primi nove mesi del 2013, +4% rispetto allo stesso periodo del 2012. In particolare, le trasferte intercontinentali continuano a trainare i viaggi d’affari e sono cresciute di ben 7 punti percentuali nei primi nove mesi del 2013 rispetto allo stesso periodo del 2012. È stabile il numero di trasferte dentro i confini europei, ma sul territorio nazionale calano ancora i movimenti (-3%).

[quote]Segno che le nostre imprese stanno cercando, oggi più di ieri, nuovi sbocchi di mercato.[/quote]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Torna in alto