Attenzione: potreste diventare testimonial di Google

[highlight]Google due giorni fa ha effettuato un aggiornamento dei termini di servizio. Ecco cosa cambia[/highlight]


Un consiglio. Se utilizzate uno dei servizi di Google, da Gmail a Google+, leggete con attenzione la notifica relativa all’aggiornamento dei termini di servizio.

L’azienda creata da Larry Page e Sergey Brin, infatti, ha apportato alcuni cambiamenti, alquanto importanti.

A partire dall’11 novembre, infatti, il nome e la foto del profilo potrebbero apparire in prodotti Google, recensioni, pubblicità e in altri contesti commerciali.  Questo significa, in parole povere, che a partire dall’altro ieri ogni utente Google potrà, potenzialmente, diventarne testimonial. Gratis.

Nel documento di sintesi dell’aggiornamento viene spiegato che l’intenzione di Google è quella offrire agli utenti, ai loro amici e alle persone nelle loro cerchie le informazioni più utili, attraverso i consigli delle persone che fanno parte delle loro cerchie.
Le recensioni che condividiamo o gli annunci sui quali abbiamo fatto +1 potrebbero essere utilizzati per migliorare l’esperienza dei nostri amici.

Il concetto alla base di questa operazione è molto semplice: nella nostra vita, quando decidiamo in quale ristorante mangiare, quale prodotto acquistare, dove andare in vacanza, condividiamo le nostre scelte e le nostre esperienze con amici, parenti, persone a noi care.
Quindi, secondo il colosso informatico con sede in Mountain View, le opinioni delle persone che conosciamo ci permettono di risparmiare tempo e di migliorare i risultati di ricerca su tutti i servizi Google, fra cui la Ricerca, Maps, Play e negli annunci pubblicitari.

[quote]Ad esempio, i tuoi amici possono vedere che hai valutato un album con quattro stelle nella pagina Google Play di un gruppo musicale. Inoltre, un +1 fatto sulla pagine del tuo negozio preferito potrebbe essere incluso in un annuncio che quel negozio pubblica su Google[/quote]

Ovviamente, è possibile disattivare questo servizio nelle impostazioni del proprio profilo, impedendo in questo modo l’utilizzo dei nostri dati.

Alla fine del documento, essendo molto premurosi, i vertici di Google ci ricordano due cose molto importanti: non condividere la password e non utilizzare i loro servizi mentre guidiamo.

Perché il codice della strada va rispettato. A differenza della privacy.

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